Mamma Esmiralda muore per un tumore a 43 anni, la figlia era stata uccisa da un furgone

La comunità di Reschigliano piange la scomparsa di Esmiralda Shqalsi, 43 anni, stroncata da un cancro alla gola. Una delle figlie era stata investita e uccisa nell’ottobre 2021 da un furgone mentre stava tornando a casa a piedi

Giusy Andreoli
Esmiralda Shqalsi morta a 43 anni
Esmiralda Shqalsi morta a 43 anni

La comunità di Reschigliano piange la morte di Esmiralda Shqalsi, 43 anni. La donna si è spenta domenica all’ospedale di Camposampiero, strappata alla sua famiglia da un cancro alla gola che aveva scoperto di avere l’estate scorsa.

Inizialmente sembrava fosse una forma influenzale, ma poi la malattia si è rivelata per quella che era in realtà. A dare l’annuncio della scomparsa di Esmiralda è stato il marito Agron Brahja postando una foto dell’amata moglie sul proprio profilo: “Addio vita mia!”.

Decine le attestazioni di cordoglio da parte di compaesani, di amici, di semplici conoscenti. Con il consorte Agron, Esmiralda lascia nel dolore i figli Melissa, Lorissa e Jordan. Il funerale della mamma di Reschigliano viene celebrato oggi alle 10, nella chiesa parrocchiale della frazione, e vedrà presumibilmente la partecipazione di tantissime persone. Non mancheranno, tra queste, rappresentanti della scuola Media e dell’amministrazione comunale.

In questi momenti di grave lutto come non ricordare che nella stessa chiesa di Reschigliano, nell’ottobre 2021, tutto il paese aveva dato l’addio a Emanuela Brahja, figlia undicenne di Esmiralda? Emanuela Brahja fu investita dal furgone di un 36enne la sera di lunedì 11 ottobre mentre attraversava via Pontarola a Reschigliano per far ritorno a casa.

La ragazzina, che in bicicletta era andata a giocare nel parco della frazione insieme ad alcuni amichetti, spirò dopo due giorni di terapia intensiva, fra la disperazione della famiglia e di tutta Campodarsego.

Per il funerale della giovane, che frequentava la scuola media, venne proclamato il lutto cittadino, e la tragedia segnò per sempre la famiglia Brahja, soprattutto mamma Esmiralda. «Da quella volta non si è più ripresa», ammette il marito Agron, sopraffatto dalla commozione «Ringrazio tutti coloro che ci stanno dimostrando la loro vicinanza».

Anche il sindaco Valter Gallo, attualmente in viaggio, ha espresso il proprio cordoglio e quello del territorio che rappresenta: «Queste disgrazie lasciano sempre più sbigottiti», le parole di Gallo, «Oltre all’immane tragedia della figlia, si aggiunge il grande dolore della perdita della moglie e madre. Sono profondamente addolorato per questa notizia, ero stato messo al corrente della malattia della signora e del percorso molto duro che stava affrontando. Speravo in cuor mio di avere notizie diverse, invece mi è stato comunicato che non ce l’ha fatta. Sono vicino alla famiglia Brahja, andrò a trovarli appena rimpatrio».

«Tra l’altro», rivela il sindaco, «nella stessa classe è la terza mamma che manca nel giro di un anno. Penso che sia una delle pagine più tristi per Campodarsego oltre a quella della morte di Sofia, la studentessa di Campodarsego investita mortalmente a Padova mentre stava attraversando la strada per entrare a scuola».

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