Resta a Villa Bassi il centro ippico

Prorogata fino a dicembre la gestione da parte di Aseat ma la struttura rimane, pronta al rilancio anche turistico
gare ippica Concorso Ippico Città di abano ROCCATO
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ABANO TERME. Il centro ippico resta a Villa Bassi. Almeno fino alla naturale scadenza del contratto fissata per il 31 dicembre. Praticamente una sorpresa, in quanto la struttura avrebbe dovuto chiudere già da aprile dello scorso anno quando il commissario prefettizio decise di chiedere il recesso anticipato del contratto per non conformità degli impianti, lavori che però non furono mai avviati e che al momento non sono nemmeno finanziati. Il presidente dell’Aseat, Claudio Perversini, deus ex machina del circolo, chiese allora una deroga, che gli fu concessa, fino al primo settembre di quest’anno. Ora la giunta, con delibera, ha prorogato il contratto per l'utilizzo dell'area comunale fino a fine anno. Poi si dovrà rinegoziare il tutto. Perversini é speranzoso: «Il prossimo 11 settembre avremo un incontro con il sindaco e i responsabili degli uffici interessati alla questione» esordisce «per trovare una soluzione a questo problema che va avanti da tanti anni». In origine, infatti il circolo e la scuola di equitazione erano ospitati allo Stadio delle Terme, dove si è svolta una serie ininterrotta di concorsi ippici internazionali, contando sulla presenza di numerosi cavalieri provenienti da ogni parte del mondo, ospitati assieme al loro staff dagli hotel del bacino termale. Ed é proprio sulle possibili aperture al turismo equestre e sul rilancio delle ippovie sui Colli, che l'associazione albergatori punta ora per il rilancio dell'intero comparto termale. Fino agli inizi degli anni Sessanta tutto filo liscio, poi fu deciso di trasferire il complesso negli spazi verdi di Villa Bassi in attesa di trovare una sistemazione definitiva lasciando libero lo stadio di Monteortone. Ma la struttura di Villa Bassi era situata in un'area destinata al verde e solo grazie a una recente modifica al Piano regolatore il consiglio comunale ha potuto modificare la destinazione d'uso dell'intero complesso sportivo.

Sergio Sambi

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