Restaurato il film su Bergen-Belsen a cui lavorò Hitchcock

LONDRA. Si ricorda che quando vide quelle immagini Alfred Hitchcock ne rimase talmente impressionato che per una settimana non si fece vedere agli Studios. Sono immagini fortissime, di orrore e...

LONDRA. Si ricorda che quando vide quelle immagini Alfred Hitchcock ne rimase talmente impressionato che per una settimana non si fece vedere agli Studios. Sono immagini fortissime, di orrore e dolore, ma anche piene di empatia e umanità, quelle che compongono un documentario sull’Olocausto alla cui realizzazione contribuì il grande regista e che fino a ora sono state viste da pochissimi, ma che presto arriveranno anche in tv.

Sono rimaste per decenni custodite all’Imperial War Museum di Londra, dove erano arrivate dopo che la realizzazione del film - con pellicole girate anche quando nel 1945 furono aperti i cancelli del campo di concentramento di Bergen-Belsen - non fu veloce abbastanza da tornare utile agli “obiettivi politici” del momento. Fu così che a poco a poco fu consegnato al dimenticatoio quello che invece era nato come un progetto ambiziosissimo: era stato il fidato collaboratore e amico di sempre Sidney Bernstein che aveva contattato Hitchcock proponendogli di partecipare alla realizzazione del documentario, basato su ore di immagini raccolte da militari britannici e sovietici. Non ne sarebbe stato il regista ma nel lavoro finito è chiarissimo, indicano gli esperti, che furono seguite le sue idee per la costruzione del film. La prima volta che se ne tornò a parlare erano gli anni '80: un ricercatore americano scoprì le pellicole abbandonate in un polveroso deposito del museo e riuscì a tirarle fuori e a mostrarle, al festival di Berlino nel 1984. Ora il materiale è stato restaurato: sarà in alcuni cinema e nel 2015 alla tv britannica.

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