Riassetto servizi bancari 230 addetti coinvolti

Si parte dall’ex galassia Antonveneta: Bassilichi passa all’Istituto Banche Popolari Interessata anche Fruendo. Gli imprenditori fiorentini azionisti del gruppo Carta Sì

PADOVA. Sono oltre 230 i dipendenti padovani coinvolti nel risiko dei servizi bancari del gruppo fiorentino Bassilichi. La società, 270 milioni di euro di fatturato nel 2015, un organico complessivo di 2.165 risorse e attiva nel settore del back office bancario e in quello dei pagamenti digitali, prevede di perfezionare la vendita di Bassilichi Spa entro aprile 2017 all’Istituto Centrale della Banche Popolari di proprietà per oltre l’89% di Mercury Italy srl (a sua volta veicolo dei fondi di private equity Bain Capital, Advent International e Clessidra Sgr).

Un’operazione i cui proventi, Marco e Leonardo Bassilichi hanno scelto di reinvestire nei due business che hanno fatto la storia dell’azienda di famiglia. Da una parte rientreranno in Icbpi (che assorbirà circa 1000 dipendenti di Bassilichi Spa), diventando il maggiore azionista privato del gruppo che gestisce il sistema Carta Sì e che deterrà, grazie a un lungo percorso di investimenti di oltre 3,5 miliardi di euro, circa l’85% del mercato dei pagamenti digitali del Paese. In questo grande gruppo confluirà anche il padovano Consorzio Triveneto (azienda da 140 dipendenti che opera prevalentemente nei campi gestione dei servizi Pos, di commercio elettronico e del corporate banking). Dall’altra i proventi dell’operazione di vendita di Bassilichi Spa permetterà la nascita di una newco con un capitale sociale di 26 milioni di euro in cui confluiranno i dipendenti di Fruendo (a Padova la società partecipata anche da Mps conta 95 dipendenti) e di Abs Technology. E se la notevole potenza di fuoco della nuova Icbpi spinge Marco e Leonardo Bassilichi ad annunciare di voler modificare le modalità di acquisto degli italiani favorendo l’utilizzo dei pagamenti elettronici, anche la newco dei servizi di back office si conferma una partita strategica per i due imprenditori. «La nuova azienda avrà l’apporto societario di realtà che sono state al nostro fianco da tempo e partirà con contratti solidi ereditati da Fruendo» hanno spiegato Leonardo e Marco Bassilichi, «i mille dipendenti che saranno coinvolti nella nuova società avranno la garanzia di un nuovo cliente, Icbpi, e continueranno a lavorare secondo i vecchi accordi con Mps e con tutti gli altri partner che negli anni abbiamo acquisito nell’ottica di un’ulteriore crescita». E se gli stessi imprenditori dichiarano di sentire ora più di prima l’esigenza in prospettiva di implementare le proprie forze nel settore It, la partita che vede Sec Servizi ora in vendita non sembra interessarli direttamente. «Sec è una splendida società molto forte proprio nei servizi It» spiegano Marco e Leonardo Bassilichi, «ma non siamo fra i due contendenti che ora stanno lavorando a quella acquisizione».

Riccardo Sandre

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