Ricatto al prete per gli incontri hard

MONTAGNANA. Diecimila euro per non diffondere le immagini dei loro rapporti sessuali. La tentata estorsione ai danni di un sacerdote è finita con le manette per Sabir Outmane, 22 anni, marocchino residente a Solesino con parecchi precedenti alle spalle.
Lunedì il nordafricano è stato arrestato dai carabinieri per aver tenuto in scacco, con l’intento di spillargli parecchio denaro, un parroco del Montagnanese. Il prete avrebbe avuto alcuni incontri e rapporti sessuali con il marocchino, alcuni si sarebbero tenuti persino in canonica. In svariate occasioni, almeno tre secondo quanto appreso nelle aule di tribunale, Outmane avrebbe anche filmato il rapporto omosessuale con il parroco.
Ed è proprio grazie a queste immagini che il religioso è finito tra l’incudine e il martello: il partner occasionale, infatti, avrebbe minacciato il sacerdote di diffondere quei video nei principali siti porno, Youporn su tutti. L’unico modo per sfuggire alla pubblica infamia era quello di pagare: inizialmente Outmane avrebbe puntato in alto, chiedendo 10 mila euro. In una sorta di “contrattazione” la cifra si è però dimezzata: a fine ottobre il taglieggiatore era sceso a poco meno di 5 mila euro.
Consapevole che quell’incubo probabilmente non sarebbe terminato con il pagamento, il prete ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. I militari hanno quindi architettato una trappola ai danni del marocchino: vittima e malvivente si sono accordati su cifra e luogo per il pagamento e, lunedì pomeriggio, al momento del passaggio di denaro, sono intervenute le forze dell’ordine.
Outmane è stato arrestato in flagranza di reato. Dopo una notte in cella di sicurezza, il ventiduenne è stato processato ieri pomeriggio per direttissima in tribunale a Rovigo. Il giudice Silvia Varotto ha convalidato l’arresto, ma ha poi rimesso in libertà il taglieggiatore con l’obbligo di dimora a Este, a casa di un amico. La Procura aveva chiesto la misura cautelare in carcere.
L’udienza per il processo è stata invece rinviata al prossimo 3 dicembre. Outmane, difeso d’ufficio dall’avvocato Barbara Bisaglia, è volto noto alle forze di polizia: solo un mese fa era stato arrestato nel parcheggio del centro commerciale “Airone” di Monselice per aver rubato delle biciclette, mentre lo scorso marzo era stato beccato dai carabinieri ad asportare dei tubi in rame da un’abitazione di Conselve. Diversa la situazione del parroco che, pur essendo penalmente la vittima della situazione, rischia ora una condanna morale per la condotta tenuta in questi mesi: non è escluso l’intervento “punitivo” della Diocesi di Padova.
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