Ricettazione di gioielli respinto il patteggiamento

PIOVE DI SACCO. Respinto il patteggiamento a 3 anni e 6 mesi per Giovanni Ciscato, 61 anni, accusato di ricettazione, riciclaggio e commercio di prodotti falsi. Il pubblico ministero Benedetto Roberti lo ha ritenuto troppo esiguo, il gip Mariella Fino deciderà lunedì. Ciscato, che è ai domiciliari, potrebbe optare o per un patteggiamento ad almeno 4 anni di pena o per il rito abbreviato, l’uomo è difeso dai legali Stefano De Checchi e Roberto Boev. Moglie e figlio (difesi da Paola Bordin Boev) invece hanno optato proprio per il rito abbreviato che si svolgerà il 30 marzo prossimo.
Nei mesi scorsi nel garage di Giovanni Ciscato sono stati sequestrati in diversi sacchi 75 chili di argenteria, 20 chili di altri preziosi in oro e 62 orologi con marchi di lusso contraffatti (vari Rolex).
Pe la pubblica accusa acquistavano gioielli con pietre preziose e perle incastonate arraffate da topi d’appartamento. Poi smontavano quei preziosi d’oro, selezionando anche i pezzi d’argento frutto sempre di ruberie. E il materiale, così profondamente modificato per renderne impossibile o difficile l'identificazione, era poi proposto in vendita ad alcuni compro oro. A Padova, nel quartiere Guizza, il titolare di un negozio aveva accettato quella merce, ignaro che fosse un bottino anche se, nell'arco di sei anni, aveva ricevuto ben 5,1 chilogrammi d’oro e 3,7 di argento, pagando una somma complessiva di 104.839 euro. Un ruolo minore nella vicenda è svolto dalla moglie Rita Serra di 54 anni e dal figlio di Giovanni, Andrea, di 31 anni. Nel giugno scorso i carabinieri della stazione di Piove di Sacco hanno arrestato Giovanni Ciscato in forza di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Padova. È accusato di essere il ricettatore dell'argenteria rubata in diversi furti messi a segno in varie abitazioni tra il 2012 e il marzo scorso quando sono stati arrestati Riccardo Castello e i due figli Mattia e Francesco (già in carcere per un precedente fatto legato ad armi ed esplosivi), Cristofalo Cianciolo, 39 anni, di Piove, Manuel Fiorin di Arzergrande, Floriano Molena, piovese di 65 anni e Morgan Onichini, 35, anche lui di Piove. Giovanni Ciscato, detto “il barba”, era finito nel mirino dei militari perché compariva nelle intercettazioni telefoniche a carico della banda. Per l’accusa è lui il ricettatore di tutto l’argento rubato, svariati chili di accessori, vassoi e suppellettili.
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