Richiesta di soldi truffaldina con nome e account di Zanon

Violato l’account di posta elettronica di Raffaele Zanon: qualcuno è riuscito ad entrare nella mailing list del politico e ha inviato a tutti una richiesta di denaro. Zanon è corso ai ripari...
RAFFAELE ZANON DI ALLEANZA NAZIONALERaffaele Zanon
RAFFAELE ZANON DI ALLEANZA NAZIONALERaffaele Zanon

Violato l’account di posta elettronica di Raffaele Zanon: qualcuno è riuscito ad entrare nella mailing list del politico e ha inviato a tutti una richiesta di denaro. Zanon è corso ai ripari lanciando un appello via facebook, linkedin e twitter per avvisare che era diventato oggetto di una truffa: «Attenzione» ha scritto sul suo blog «chiunque riceva una mail dal mio account di posta elettronica raffaelezanon@gmail.com sappia che è stato violato da ignoti. Provvedo a denunciate il fatto alla Polizia postale».

Ma ormai il danno era fatto. Per tutta la giornata di ieri il politico ha ricevuto decine di telefonate. Non è escluso che qualcuno ci sia cascato e abbia inviato il denaro richiesto: 900 euro, una cifra al di sotto della soglia dei mille, che richiede la tracciabilità. «Debbo riconoscere che la truffa è stata ben congegnata» dichiara Zanon «perché a chi risponde alla prima mail ne viene inviata una seconda con la richiesta di denaro con indirizzi abbastanza credibili».

Il testo della prima mail truffaldina parla del furto della borsa con documenti e bancomat che Zanon avrebbe subìto a Birmingham: «L’ambasciata è disposta ad aiutarmi permettendomi di prendere il volo per il ritorno senza il passaporto; soltanto devo  pagarmi il biglietto e le spese inerenti il soggiorno in hotel» vi si legge «ma non posso accedere al mio conto. Se puoi mandarmi i soldi via Western Union sarebbe ottimo poiché è il modo più veloce che ho per ricevere la somma».

Il messaggio, tra l’altro, è scritto in italiano non proprio perfetto. «C’è qualche errore, ma può essere credibile: in un momento di confusione può succedere di commettere strafalcioni» commenta Zanon «fatto sta che ha tratto in inganno tantissimi miei amici». Zanon si è rivolto al gestore dell’account che gli ha messo sotto controllo la mail e gli ha chiesto di cambiare le password. «Oltretutto mi sono trovato a non poter più accedere alla posta elettronica. Mi hanno fatto perdere una giornata di lavoro ma ho ritenuto di avvisare tutti perché conosco molte persone pronte a versare il denaro. Mi auguro che la Polizia postale possa individuare gli autori, sicuramente degli hacker che utilizzano virus. L’importante è non rispondere».

Giusy Andreoli

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