Ricordando Mazzola e Giralucci uccisi dalle Br

Ieri pomeriggio, come ogni anno, le istituzioni hanno reso omaggio a Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, uccisi dalle Brigate Rosse il 17 giugno 1974. Il sindaco reggente Ivo Rossi ha voluto...
BARSOTTI - COMMEMORAZIONE GIRALUCCI
BARSOTTI - COMMEMORAZIONE GIRALUCCI

Ieri pomeriggio, come ogni anno, le istituzioni hanno reso omaggio a Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, uccisi dalle Brigate Rosse il 17 giugno 1974. Il sindaco reggente Ivo Rossi ha voluto ricordare la moglie di Mazzola, Giuditta Caccia, scomparsa lo scorso 4 giugno a 90 anni: «una donna molto dignitosa», ha detto Rossi, «che ha rappresentato per la città un esempio positivo senza mai alimentare odio e vendetta pur rimpiangendo il compagno perso in giovane età. Così Silvia Giralucci, la figlia di Graziano che ha il merito di coltivare, nella ricerca della memoria del papà, i fili della pace riannodando legami anche tra parti contrapposte. Tanto da far sedere intorno allo stesso tavolo persone che si erano combattute ed ignorate». Insieme ai familiari, erano presenti numerose autorità alla cerimonia in via Zabarella, davanti all’ex sede del Movimento sociale italiano dove avvenne l’attentato. In prima fila l’assessore provinciale Enrico Pavanetto, il prefetto Ennio Mario Sodano, i vertici dell’Esercito e dei Carabinieri e una delegazione dei Fratelli d’Italia guidata da Raffaele Zanon. L’azione delle Br nel centro padovano fu il primo atto violento degli Anni di piombo: in cinque, armati con pistole dotate di silenziatore, quella mattina di 39 anni fa, si presentarono nella sede del Msi per “violare” un territorio di estrema destra a scopo intimidatorio. Dei cinque, tre uomini entrarono nella sede, il quarto attese sulle scale e il quinto era pronto alla fuga in auto. Ma all’interno c’erano Mazzola e Giralucci e i terroristi spararono uccidendoli. (e.sci.)

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