Rifiuti abbandonati a Mestrino, caccia del colpevole

MESTRINO. Caccia a chi abbandona i rifiuti: la polizia locale del Consorzio Padova Ovest avrebbe individuato il responsabile dell’abbandono di alcuni sacchetti di immondizie comparsi tra il...

MESTRINO. Caccia a chi abbandona i rifiuti: la polizia locale del Consorzio Padova Ovest avrebbe individuato il responsabile dell’abbandono di alcuni sacchetti di immondizie comparsi tra il raccoglitore dell’olio esausto da cucina e il bidone che raccoglie i vestiti vecchi in via Mazzini, a Mestrino. I vigili, chiamati dall’assessore all’Ambiente Giovanni Tombolato, che ha ricevuto la segnalazione da una cittadina, si sono infilati i guanti e hanno frugato nei sacchetti. Ne sarebbe emerso un documento utile a risalire al probabile autore dell’abbandono. Che rischia una multa da 50 euro. Ma la polizia locale, con i Comuni di Mestrino e Rubano, sta valutando la possibilità di alzare il valore delle sanzioni. Attualmente si applica una disposizione di legge per la quale le sanzioni vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro ed è prassi applicare il doppio del minimo. Ma 50 euro sono una cifra irrisoria per il lungo lavoro di indagini che coinvolge la polizia locale e troppo bassa per scoraggiare il ripetersi dell’abbandono.

Come alzare quindi le sanzioni? Con una delibera di Giunta comunale, che stabilisca l’importo unico fisso per questo genere di reati. Che sono una piaga in continuo aumento. A Mestrino non è la prima volta che l’area di via Mazzini viene utilizzata per sbarazzarsi dei rifiuti e a Rubano, in cui operano sempre i vigili del Consorzio Padova Ovest, il fenomeno è frequente nelle isole ecologiche coi bidoni interrati: dove ci sono le telecamere, a volte si scoprono i furbetti, che però, in quanto tali, sono abilissimi a non farsi riprendere. Il vecchio metodo del “rovistare” tra l’immondizia resta, pertanto, sempre il più proficuo per risalire all’identità dei colpevoli. Negli ultimi due mesi i vigili ne hanno identificati e multati una sessantina.

Cristina Salvato

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