Rischio inondazioni. Il nuovo ospedale di Padova sorgerà su un podio

PADOVA. Sarà un nuovo ospedale rialzato (con un podio) quello che sorgerà nel polo di San Lazzaro. Questo per evitare un teorico rischio di inondazione previsto dalle simulazioni con un tempo di ritorno di 100 anni. Una previsione che preoccupava già dai tempi di Bitonci, ma che con tutta probabilità non impedirà a gennaio al consiglio comunale di dare il via alla maxi variante urbanistica che cambierà il volto di tre aree della città: Padova Ovest tornerà a essere un terreno agricolo, mentre Padova Est e l’area Giustiniani si divideranno il “bollino” di aree sanitarie.
VARIANTE URBANISTICA
Grazie alla procedura straordinaria prevista dall’accordi di programma della Regione sarà possibile una unica variante urbanistica per Pati, Pat e Pi. I primi due sono i Piani di assetto del territorio, con il Pati che è intercomunale e riguarda anche 16 comuni della cintura. C’è poi il Piano degli interventi che traduce in indicazioni operative la programmazione dei due livelli superiori. Una procedura burocratica complicata che verrà saltata con un tratto di penna che permetterà di stralciare il bollino con la grande H (che sta per area ospedaliera) da Padova Ovest, che resterà area a servizi. In più l’area di via Giustiniani viene esclusa dal perimetro del centro storico e quindi si tolgono i limiti di edificazione di 5 metri cubi per metro quadro. A Padova Est c’è in ballo una grande struttura di vendita, che viene sospesa ma «con successiva e specifica variante il consiglio comunale provvederà alla sua nuova collocazione nell’ambito del proprio territorio», si legge.
RISCHIO IDROGEOLOGICO
Il Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra) evidenzia che l’area del nuovo ospedale può essere interessata, per eventi con tempo di ritorno pari a 100 anni, da allagamenti per sormonto arginale. Esondazioni possibili perché il nodo idraulico di Voltabarozzo può deviare 150 metri cubi di acqua al secondo nel Piovego. E la situazione risulterebbe ancora più critica in caso di collasso arginale. La prescrizione è che tutte le opere edilizie del polo di San Lazzaro stiano sopra un podio sovralzato a quota 12 metri sul livello del mare.

TRAFFICO E SMOG
La valutazione ambientale ha anche già effettuato le simulazioni di traffico per entrambi i poli del nuovo ospedale: «Nell’area di via Giustiniani l’attuale situazione gravosa beneficerà di un notevole miglioramento grazie alla razionalizzazione del presidio ospedaliero con il trasferimento di alcune funzioni (tra cui ricerca ed università) ed il miglioramento del sistema degli spazi di sosta, insieme alle azioni di potenziamento del trasporto pubblico (linea tram Sir3)», si legge. Ad est invece la situazione appare risolta con la conclusione dell’Arco di Giano, la nuova strada che aprirà a fine novembre. Per quanto riguarda lo smog si precisa che la «razionalizzazione del presidio di via Giustiniani consentirà di migliorare le prestazioni degli impianti obsoleti di climatizzazione invernale ed estiva». Mentre tutti gli edifici costruiti ex novo saranno “a energia quasi zero”, cioè ad altissima prestazione energetica e fabbisogno energetico quasi nullo. —
Claudio Malfitano
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova