Risorge il Tribloc la metà degli uffici ha nuovi affittuari

BOSCHETTI. Dopo 15 anni di abbandono e degrado, finalmente, tutta la parte nord del cosiddetto Tribloc - le palazzine di 10 piani di piazzetta Salvemini che si affacciano su via Tommaseo e via Gozzi - del valore immobiliare di 15 milioni di euro, costruito agli inizi degli anni ’80 dall’impresa Grassetto, sta gradualmente rinascendo. Negli ultimi due anni la Gabetti Corporation, su mandato della proprietà attuale, il Banco Popolare di Verona, ha venduto o affittato già il 40 per cento dei tre fabbricati e, come ci ha indicato il responsabile, architetto Alessandro Zanetti, la nota agenzia immobiliare è in trattativa per affittare altri due piani nei corpi A1 e A2. «Ormai la strada della riqualificazione del Tribloc, con l’esclusione del grattacielo che si trova in piazzetta Turati, da sempre curato e ben tenuto da AntonVeneta-Mps - è finalmente a buon punto» spiega Zanetti, «hanno preso gli uffici da noi società importanti come la Treccani, Rcs, lo studio Terrin Associati e altri studi conosciuti in tutto il Veneto. Il degrado che c’era sino a un anno fa, non esiste più. Ci sono tutti i presupposti affinché anche il lato nord del Tribloc torni agli originari splendori degli anni ’80 e ’90, quando avere gli uffici in questo luogo, a pochi metri dalla stazione e dal centro storico, era considerata una scelta di qualità». Anche l’amministratore condominiale è convinto del rilancio in grande stile delle palazzine costruite dalla Grassetto. «La proprietà mi ha già fatto spendere 120 mila euro per potenziare la sicurezza e per migliorare le componenti edilizie che erano state più trascurate» conferma Giuseppe Parisi, «sono state installate telecamere un po’ dappertutto e sono state sistemate tutte le parti condominiali».
Ma chi nota più di tutti il cambiamento in positivo è il portiere Giovanni Forzan, lo stesso degli anni ’80: «Non siamo ancora tornati ai livelli di un tempo, quando c’erano gli uffici dell’Ifi, di Agri-Leasing, Fideuram, Barclays e gli sportelli della Banca Popolare di Vicenza e della Cassa di Risparmio, con annesso il banco dei pegni, ma noto con grande piacere che al Tribloc finalmente si sta voltando pagina. Tra i nuovi arrivati voglio segnalare le società Fruendo ed Eos, un negozio molto bello per la stampa 3D». E la rinascita del Tribloc si nota anche da una nuova apertura all’incrocio fra via Tommaseo e via Gozzi: il risto-bar La Roye, aperto anche alla sera, gestito dalla cubana Naida Hilton, la stessa che gestisce la trattoria caraibica in via Palestro. «È una sfida che ho rivolto a me stessa» dice la ristoratrice che vive a Padova da oltre 15 anni, «d’altronde sono convinta che questa zona, tra pochissimi anni, tornerà ai bei tempi di una volta, quando in questi uffici lavoravano quasi mille persone ogni giorno».
Felice Paduano
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