Ristoratore cinese chiude e ritorna a Pechino
ARCELLA. Giada, il ristorante cinese di via Jacopo da Montagnana, quasi all’incrocio con via Tiziano Aspetti, in Prima Arcella, ha chiuso i battenti per sempre. Il titolare di quello che era uno dei primi ristoranti con la lanterne rosse in città ha già ceduto la licenza ad un suo connazionale, che la utilizzerà altrove e sta già preparando i bagagli per tornare in Cina con tutta la famiglia. Giada era un locale abbastanza apprezzato non solo dai residenti dell’Arcella e delle zone limitrofe. A pranzo si poteva mangiare (non solo l’anitra alla pechinese e gli involtini primavera) con soli 10 euro, mentre alla sera, spendendo solo un po’ di più, si poteva cenare anche con 15 euro, birra o vino o bibite comprese.
A proposito di locali gestiti dagli esercenti con gli occhi a mandorla, all’incrocio tra le vie Aspetti e Minio, di fronte al capitello del Santo, è stato chiuso, ma in questo caso solo per ristrutturazione, anche il Caffè Ottagoni. Quello che una volta era uno dei bar più eleganti e ben frequentati di tutta l’Arcella. Sulla vetrina è scritto solo «per rinnovo locali» ma non è specificato se il gestore resterà lo stesso di prima. (f.pad.)
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