Ristoratore torna a casa e la trova svaligiata
BORGORICCO. Torna dal lavoro e trova la casa svaligiata. E’ infuriato Fabrizio Peruzzo, titolare del ristorante Impero di Resana, nel Trevigiano. A mezzanotte e mezzo è rincasato in via San Leonardo a Borgoricco dopo una giornata di lavoro nel suo locale e si è trovato l’appartamento completamente a soqquadro: i ladri gli avevano rubato tutto l’oro di famiglia per un valore di circa 25 mila euro. «Hanno sollevato la tapparella e forzato la finestra con un piede di porco», racconta desolato il ristoratore, «razziando tutto ciò che di valore avevamo. Tra le altre cose, un collier e degli anelli di brillanti e di zaffiri di mia moglie, e poi altri monili a cui tenevamo perché erano dei ricordi». Peruzzo ha quasi le lacrime agli occhi: «L’Italia è diventata il peggior paese del mondo, ma io da qui me ne vado, vendo tutto e mi trasferisco all’estero. Qui, tra tasse e ladri, non si vive più. In questo periodo di crisi già tiriamo avanti con fatica, se poi ci si mettono anche i ladri siamo alla fine, meglio andarsene via». Peruzzo è arrabbiato anche con le istituzioni: «Siamo sotto tiro con i controlli, non gli sfugge niente e ti appioppano di quelle multe per ogni piccola cosa. Però quando c’è da dare un po’ di sicurezza e di tranquillità ai cittadini non fanno nulla», sostiene l’esercente, «quando lunedì mattina sono andato alla caserma di Campodarsego per la denuncia c’erano altri quattro cittadini che avevano subito un furto».
A quanto sembra le razzie perpetrate in tutta l’Alta Padovana sarebbero decine nonostante i controlli messi in campo dalle forze dell’ordine, sempre troppo poche per fare fronte alle bande di predoni.
«Ad Arsego, poi, non ne parliamo. Non passa notte che non ce ne siano tre o quattro», dicono alla trattoria Da Amedeo di San Giorgio delle Pertiche. «Da noi sono venuti nei giorni scorsi per la quarta volta, un sabato, mentre stavamo seguendo un matrimonio. Sono saliti nella stanza di papà e gli hanno rubato le ultime cose rimaste: l’anello di fidanzamento donato alla mamma, un sulky d’oro da giacca e varie spillette preziose».
In una palazzina di via Roma 165 i furti sono stati due, negli appartamenti al piano rialzato di una famiglia africana e di una italiana. «Eravamo fuori, ci hanno rotto la porta», racconta James Joy, «ci hanno rubato una telecamera , degli orecchini e delle collanine d’oro. Alla mia vicina, purtroppo, è andata peggio, le hanno rubato molto di più».
Nel capannone di Etra in via del Santo, invece, sabato notte ignoti hanno trafugato 170 litri di gasolio dalle cisterne.
Non si salva neppure Vigonza. Domenica sera i ladri hanno “visitato” la casa di Francesca Levorato, in via Luganega, dove hanno rubato un tv, un po’ di denaro e alcuni monili. «Hanno praticato un foro sul vetro antisfondamento di una finestra, roba da non credere», dice la donna ancora sconvolta dalla visita davvero poco gradita. «Poi hanno infilato un ferro e girato la maniglia. Per evitare sorprese, hanno anche bloccato le porte con i divani. Ed è la seconda volta che ci capita in un anno». (g.a.)
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