Ristoratori aggrediti da alcuni clienti Medicati in ospedale
VEGGIANO. Aggrediti da un gruppo di avventori che non voleva pagare per intero il conto della cena. E’ successo sabato sera ai titolari del ristorante “Ae bronse querte”: Mirco Fabbian porta ancora addosso i segni dei pugni e dei colpi inferti con le sedie, mentre il figlio Christian ha dei forti dolori allo stomaco. E tutto perchè non avevano gradito la qualità degli amari. Questa almeno la scusa sollevata dal gruppo di giovani per non pagare. «Ci hanno aggredito, in sette contro due» racconta il più giovane, titolare con il padre del ristorante che si trova in via Mestrina a Veggiano, lungo la regionale 11. «Ci hanno colpito prendendoci alle spalle in maniera vile, fingendo di volerci solo parlare» continua «Hanno cominciato a darci pugni e ci hanno scaraventato addosso le sedie».
E’accaduto sabato sera, intorno all’una e mezzo, quando all’interno del ristorante era rimasta solo quella tavolata di una decina di clienti. Erano quasi tutti uomini di età compresa tra i 25 ai 35 anni, accompagnati da due donne, che si erano ritrovati al ristorante di Veggiano per festeggiare un compleanno. «Durante la cena era andato tutto bene» prosegue Christian Fabbian, «e il gruppo si era attardato, tanto da essere stato l’ultimo ad andarsene. Al momento del conto si sono presentati alla cassa da mio padre e vedendo che iniziavano ad agitarsi mi sono avvicinato. Hanno iniziato a lamentarsi, facendo riferimento agli amari, poi hanno cominciato a mettere le mani addosso a mio padre. Quando sono intervenuto, in due mi hanno tenuto fermo e mi hanno colpito. Per cercare di calmarli, siamo riusciti a farli uscire fuori dal locale, mentre loro continuavano a dirci che volevano chiarire le cose parlando. Ci siamo fidati, invece hanno ripreso a picchiarci, in tre o quattro contro di me e altrettanti contro mio padre, tenendoci fermi, colpendoci con le mani e con le sedie. E proprio con una sedia hanno ferito mio padre alla testa. Mi sono difeso con forza, cercando di proteggere la testa, ma non sono riuscito ad impedire che mi colpissero violentemente allo stomaco. Alla fine abbiamo chiamato i carabinieri, così loro si sono calmati e hanno pagato tutto». Padre e figlio sono andati in ospedale a farsi medicare. «Mio padre era gonfio in volto e ha avuto otto giorni di prognosi» conclude Christian, «mentre a me hanno detto di tenere sotto controllo i dolori allo stomaco». Il gruppo era composto da italiani e tutti i presenti sono stati identificati. Ora i titolari del ristorante, che ieri erano al lavoro come sempre, provvederanno a sporgere denuncia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova