Ristrutturazione all’ospedale di Conselve

Lavori al terzo piano, recinzione da mettere in sicurezza e parcheggi più razionali

CONSELVE. A breve ancora lavori all’ospedale di Conselve, al terzo piano del monoblocco. Prima che apra il cantiere però i pazienti del reparto di riabilitazione e recupero funzionale saranno spostati al quinto piano, già completamente ristrutturato qualche anno fa. La riabilitazione attualmente occupa, con una quarantina di posti letto, due dei cinque piani del monoblocco, il terzo e il quarto, con la previsione di usarne tre una volta che l’attività sarà entrata a pieno regime e verranno quasi raddoppiati i posti letto. Sui tempi però non c’è ancora certezza. Intanto anche il terzo piano sarà ristrutturato, come informano i vertici dell’Usl 6 Euganea: «Verrà rifatta la pavimentazione, come già programmato. Ciò avverrà a seguito del trasferimento temporaneo dei degenti, delle attrezzature e del personale operativo al quinto piano, già adeguatamente predisposto sotto il profilo tecnico impiantistico».

Un altro intervento sta interessando invece l’esterno, per mettere in sicurezza la recinzione dell’ospedale sul lato di via Fossalta. «Il muro di cinta» spiegano i responsabili dell’Usl, «è composto da pannellature in cemento precompresso, inserite nel terreno e stabilizzate su getto di calcestruzzo. Sono oggetto di manutenzione semestrale per riparare gli sgretolamenti che si verificano a causa delle sollecitazioni dovute dal passaggio degli autoveicoli. In alcuni momenti i piani di ristrutturazione aziendali hanno permesso di sostituire parte della recinzione. All’interno di un intervento più ampio di rifacimento della viabilità e delle aree di sosta programmato a breve, è stata pianificata anche la risistemazione completa della struttura perimetrale per renderla ancora più funzionale».

In questo modo la direzione dell’azienda sanitaria conta di mettere fine anche alla pessima abitudine del parcheggio selvaggio all’interno dell’ospedale. Sopratutto al mattino infatti sono numerose le auto parcheggiate, anche dove non è concesso, che spesso impediscono il passaggio dei mezzi di soccorso e dei mezzi tecnici o di rifornimento. Le proteste sono all’ordine del giorno. Intanto ha chiuso definitivamente i battenti, come’ è avvenuto nel resto dell’ex Usl 17, l’obitorio che si trovata all’interno dell’ospedale. Il servizio è stato "centralizzato" nella nuova struttura dell’ospedale di Schiavonia, «in ambienti adeguati, appositamente predisposti al ricevimento e alla sosta delle salme, assicurando dignità alla morte», conclude l’Usl.

Nicola Stievano

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