Rivoluzione degli stadi: atletica al Colbachini, calcio al Plebiscito

PADOVA. «Questo è l’ultimo anno di meeting all’Euganeo. Dal prossimo anno il nuovo tempio dell’atletica leggera sarà il Colbachini». Ad annunciarlo ufficialmente è stato il sindaco Massimo Bitonci, proprio in occasione della presentazione del 19° Meeting Città di Padova. «Abbiamo dato il via libera a un progetto importante che prevede lo spostamento di tutte le attività legate all’atletica all’Arcella e del calcio al Plebiscito, mentre all’Euganeo si svolgeranno solo grandi eventi sportivi e musicali, in attesa magari del nuovo stadio da 25mila posti». Bitonci ha quindi rivelato le intenzioni dell’amministrazione di rivoluzionare l’impiantistica sportiva padovana, traslocando alcuni dei poli sportivi più importanti della città tra l’Arcella e Pontevigodarzere, riqualificando alcuni impianti poco sfruttati e dando il benservito all’Euganeo.
Colbachini. «C’è già un progetto preliminare, ma abbiamo appena dato l’ok per quello definitivo (in foto, ndr) e quindi attendiamo solo il parere del Coni che arriverà a breve». Il piano previsto per il nuovo stadio dell’atletica prevede una completa ristrutturazione della struttura già esistente, 8 corsie per la pista di atletica, un parcheggio interno e le nuove tribune con 4.500 posti a sedere, oltre all’adeguamento di tutti i servizi (bar, toilette e piccole attività commerciali legate allo sport). «Il nostro compito principale, come amministrazione, è quello di dare strutture e non solo partecipare agli eventi». Le spese dovrebbero aggirarsi attorno ai 2 milioni di euro.
Plebiscito. «Diventerà lo stadio a norma per il calcio da 8mila posti, ampliabili fino a 10mila quando verrà fatta la tribuna. Verrà dotato di tornelli, messi i seggiolini su tutti i posti, sistemati gli accessi, rifatte le recinzioni e realizzati i parcheggi che saranno più o meno quanti all’Euganeo, ma ci sarà il vantaggio di avere vicino il parcheggio del capolinea del tram, per cui si potrà anche raggiungere lo stadio più agilmente con i mezzi». Già dalla prossima stagione calcistica, quindi, il Padova dovrebbe disputare il campionato sul campo del Plebiscito e, qualora i biancoscudati dovessero essere promossi in serie B, ci sarebbero i presupposti per ampliarlo a 10mila posti a sedere, come prevede la Lega Calcio. L’operazione Plebiscito dovrebbe costare tra i 2 e 2,5 milioni di euro per una messa a norma definitiva. I tempi? «Contiamo di appaltare i lavori a gennaio e quindi iniziarli a marzo ed essere pronti per la prossima stagione sportiva» ha garantito Bitonci. Il rugby? «Si giocherà al Plebiscito».
Euganeo. «L’Euganeo, nella fase di transizione, continuerà ad essere lo stadio utilizzato per l’atletica ma il prossimo anno sarà utilizzato solamente per i grandi eventi, come i test match di rugby, partite di calcio che prevedono un numero di spettatori superiori agli 8mila e i concerti di grandi artisti» (4 o 5 al massimo in un anno). Niente curva? «No perché sarebbe assurdo pensare ad una soluzione del genere e spendere soldi solo per un anno e poi doverla smantellare». In attesa del nuovo stadio? «Speriamo che possa arrivare una proposta interessante per una struttura da 25mila posti, all’inglese, con un centro commerciale all’interno. È tutto già previsto nel piano urbanistico da molto tempo». Attorno all’Euganeo? «Lì c’è l’idea concreta di realizzare una grande cittadella dello sport, in collaborazione con la società del Calcio Padova, che prevede quattro campi, di cui uno in sintetico, un fabbricato per creare alloggi degli atleti e per i giovani che vengono da fuori Padova, la mensa e molto altro».
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