Rodigas di Limena, l’ex contabile ruba 900 mila euro: condannata a un anno e otto mesi

In 4 anni Barbara Cassanego ha sottratto 900 mila euro dalle casse aziendali, due anni al complice. Con parte dei soldi ha restaurato una villa a Selvazzano
La sede della Rodigas
La sede della Rodigas

LIMENA. È arrivata la condanna per i 630 mila euro (900 mila i soldi contestati) spariti dalle casse dell’azienda padovana Rodigas con sede a Limena fondata nel 1958 e specializzata nella produzione di impianti di condizionamento e di pannelli fotovoltaici.

Il giudice Laura Chillemi ha condannato a un anno e otto mesi di carcere l’ex contabile infedele dell’azienda padovana, Barbara Cassanego, 52enne di Selvazzano (difensore l’avvocato Gabriele Civello) e a 2 anni Stefano Farese di Rimini, entrambi chiamati a rispondere di aver concorso nell’appropriazione indebita pluriaggravata e continuata avvenuta tra il 2011 e il 2015.

Assolta per “non aver commesso il fatto”, con la formula che la prova è incerta o contraddittoria, la compagna di Farese, Monica Tura, 52 anni (la coppia era difesa dall’avvocato Gian Paolo Colosimo). Il giudice ha ordinato in via definitiva un risarcimento immediatamente esecutivo di 650 mila euro alla parte civile (il legale rappresentante di Rovigas, Dino Roverato), somma che comprende sia il danaro sottratto pari a 630 mila euro, sia i danni subiti pari a 20 mila euro. In realtà la somma sparita era di 900 mila come risulta nel capo d’imputazione: tuttavia per 270 mila è scattata la prescrizione.

I primi episodi di “appropriazione” (iniziati nel 2011) sono risultati troppo lontani nel tempo e pertanto non ha più potuto essere esercitata l’azione penale. Il giudice aveva anche disposto il sequestro conservativo di una Peugeot di Cassanego oltre a un immobile e un terreno, di sua proprietà a Selvazzano in via Sant’Anna.

«Ciò consente di aggredire fin d’ora il patrimonio dei due e, in particolare, di procedere rapidamente al pignoramento dell’abitazione della Cassanego», spiega Rodigas in una nota.

Come funzionava il meccanismo per far uscire i soldi da Rodigas? L’indagine, coordinata dal pm Sergio Dini, aveva evidenziato che il danaro transitava attraverso alcune società, di cui risultavano legali rappresentanti la coppia di amici dell’ex contabile, Farese e Tura. In cambio venivano emesse fatture benché Rodigas non avesse mai chiesto o beneficiato di forniture o prestazioni da parte di quelle aziende. Poi i soldi dai conti delle ditte “amiche” erano trasferiti sui conti di Cassanego, pure a San Marino.

Soldi in parte spesi dall’ex contabile per ristrutturare una villa a Selvazzano: gli investigatori sono riusciti a recuperare nei suoi conti appena 2 mila euro. Monica Tura è risultata legale rappresentante di una delle ditte usate per quelle operazioni in un periodo precedente ai fatti contestati: da qui l’assoluzione. —


 

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