Rubano, stretta del Comune: troppi rifiuti abbandonati. Chiuse due isole ecologiche
Il provvedimento scatta lunedì 23 giugno e interessa i siti di via Genova e vicolo Lazio. L’assessore Righetto: «Necessario ripristinare le condizioni igieniche»

Troppi abbandoni di rifiuti: la sindaca di Rubano chiude due isole ecologiche per motivi igienici. Le strutture di raccolta situate in via Genova e in vicolo Lazio chiuderanno lunedì ma non è dato sapere quando riapriranno. I residenti saranno costretti a cercare altre isole in cui conferire la propria immondizia, nella speranza che il provvedimento scoraggi gli abbandonatori seriali.
Ieri mattina in vicolo Lazio gli operatori di Etra erano impegnati a raccogliere mobili ed elettrodomestici gettati accanto ai bidoni e ai press container.
Un residente racconta che gli abbandoni sono all’ordine del giorno e ultimamente qualcuno aveva lasciato persino una vasca da bagno. Durante il periodo di sospensione temporanea del servizio, necessaria al ripristino delle condizioni igienico sanitarie ottimali, i cittadini dovranno recarsi nelle isole di via Trieste e via Pordenone (in alternativa a via Genova) e nelle isole di via Ticino, via Toscana e viale Brenta (in alternativa a vicolo Lazio).
«Il provvedimento si è reso necessario per la pessima abitudine di abbandonare i sacchetti dei rifiuti anche se i contenitori sono pieni» sottolinea l’assessore all’Ambiente, Massimo Righetto, «eppure a 50 metri da vicolo Lazio c’è la nuova isola di via Ticino: basterebbe fare pochi passi in più. Assistiamo a una situazione paradossale, poiché il problema non riguarda la frequenza degli svuotamenti, effettuati regolarmente, ma il fatto che le persone preferiscono non utilizzare le nuove isole ecologiche rimodulate, come appunto quella di via Ticino». In quella piccola di via Lazio e in quella di via Toscana, chiuse da due settimane perché devono essere smantellate, la gente incredibilmente continua a portare i rifiuti. All’origine di questo comportamento potrebbero esserci diversi motivi.
Il primo legato a un fraintendimento: i contenitori delle nuove isole ecologiche funzionano soltanto con tessera, ma questo non significa che il cittadino paghi di più, poiché la tariffa applicata si basa come sempre esclusivamente sul numero dei conferimenti del secco. Il secondo riguarda invece il possesso della tessera, che viene consegnata solo alle utenze in regola.
«Ciò può far ipotizzare che diversi abbandoni riguardino persone che non risiedono regolarmente a Rubano» continua Righetto, «comunque le isole ecologiche sono videosorvegliate: siamo al lavoro per identificare i responsabili degli abbandoni. Se individuati, i responsabili rischiano ammende da mille a diecimila euro».
Nel corso del 2024 sono giunte in municipio 247 segnalazioni di rifiuti abbandonati: per tutte sono stati eseguiti i sopralluoghi e visionando le immagini delle telecamere è stato possibile individuare e multare trenta trasgressori. Quest’anno sono pervenute ad oggi 76 segnalazioni: 19 le sanzioni elevate.
«Siamo arrivati a dover chiudere le isole ecologiche a forza di ignorare il peggioramento costante della situazione» commenta la consigliera di minoranza Francesca Dall’Aglio, che più volte ha segnalato il problema anche in Consiglio comunale, «chissà che finalmente si agisca per garantire decoro e salubrità del territorio, anche se comporta costi elevati a carico dei cittadini stessi. E un certo disagio per i residenti che abitano in prossimità delle isole chiuse, costretti a spostarsi».
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