Rubano la Madonnina e la rimpiazzano con la bottiglia di vino

CURTAROLO. Madonnina rubata e sostituita con una bottiglia di vino. È successo la notte tra mercoledì e giovedì, in zona industriale a Curtarolo, dove in questi giorni è in corso festival Curtarock. Stupore e indignazione tra quanti, ieri mattina, passando in zona si sono trovati di fronte al capitello profanato in viale dell’Industria, all’incrocio con via Caduti di Russia.
Si tratta probabilmente della bravata di qualcuno, forse ubriaco, che ha pensato di scambiare la statuetta della Madonna con una bottiglia di vino. La notizia è stata subito pubblicata su Facebook: «Passando oggi alle 4 in via dell’Industria mi sono accorto che mancava la statuetta della Madonna nel capitello davanti alla fabbrica di Tiso» si legge nel post, «Ma quello che mi ha fatto restare di stucco è che al suo posto c’era una bottiglia di vino. Mi chiedo perché? E a che scopo?».
Non è la prima volta che la statua sacra viene asportata, l’ultima volta è accaduto due anni fa: «Siamo senza parole» commenta Nilla Tiso, titolare della Tierre Gruop srl, azienda proprietaria del capitello, «Questa volta non solo è stata rubata la statua, ma è stata rimpiazzata da una bottiglia di vino. E un gesto che dimostra una grande mancanza di rispetto».
La statuetta non è ancora stata ritrovata: «Non abbiamo trovato altri segni che possano farci pensare a un gesto che vada oltre a una bravata» continua Nilla Tiso, «quindi invitiamo i responsabili a farsi avanti e a rimettere la Madonnina al suo posto». «Siamo dispiaciuti per quanto accaduto» ha detto Luigi Longo, presidente dell’associazione Rambla, che organizza Curtarock, «In diciannove anni di festival non abbiamo mai avuto problemi; da quattro anni abbiamo un sistema di videosorveglianza e sicurezza per garantire la massima sicurezza. Se entro la fine del festival i responsabili non si faranno avanti restituendo la statuetta, ci offriamo di comprare una nuova Madonnina per il capitello. Ci auguriamo che questi fatti non abbiano più a ripetersi». —
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