Rubano va di moda per celebrare le unioni civili

RUBANO. Si conferma come un Comune "gettonato" per le unioni civili: da quando è entrata in vigore la nuova legge, a Rubano ne hanno celebrate già tre. Ma sono in aumento anche i matrimoni civili, che saranno ben dieci in più rispetto all'anno scorso. «L'aumento di matrimoni civili lo interpreto come un segno positivo», dichiara il sindaco di Rubano Sabrina Doni, «di grande consapevolezza. Rispetto ad alcuni anni fa, le persone non cattoliche non si sposano ugualmente in chiesa, ma optano per la scelta laica, con rispetto per l'istituzione del matrimonio e della religione». Ed ecco allora che se nel 2015 si sono celebrati 23 matrimoni civili, il 2016 chiuderà a quota 33, con i 28 già celebrati e i 5 in programma. Calano, è vero, quelli religiosi: l'anno scorso erano esattamente equiparabili ai matrimoni civili (anch'essi 23), ridotti quest'anno a 17 (di cui due ancora da celebrare).
Ma sono le unioni civili la vera sorpresa per Rubano, che finora ha unito tre coppie, nessuna residente. Perché qui hanno la possibilità di unirsi anche di sabato, circostanza che il Comune di Padova non concede affatto. E allora, se si ha scelto di invitare parenti e amici, non resta che chiedere "ospitalità" altrove: e Rubano è particolarmente richiesta. «Non saprei dire il motivo», ammette il sindaco, «se per la cortesia che trovano negli uffici o nella sala così scenografica. Io le celebro volentieri, per dovere, ma anche perché condivido lo spirito di questa nuova legge. Dopo la prima unione civile a settembre, a fine ottobre si è unita una coppia di splendide donne, vivaci e impegnate nel volontariato, e una decina di giorni fa una coppia di uomini molto simpatici. Sono sempre cerimonie molto belle tra persone che stanno insieme da tanti anni». (cri.s.)
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