Rubata una croce dal Golgota creato fra Baone e Valle S.Giorgio

Il furto sacrilego è avvenuta la notte prima del Venerdì santo, i volontari hanno subito rimediato e la Via Crucis è stata celebrata regolarmente come ogni anno

BAONE. Il piccolo "Golgota" di Valle San Giorgio rimane orfano di una croce. C'è voluta tutta la buona volontà di fedeli e residenti per non rovinare il Venerdì Santo della parrocchia di Valle San Giorgio, piccola frazione di Baone. Qualcuno, alla vigilia della Pasqua cristiana, ha pensato di rubare una delle tre croci che rievocano la crocifissione di Gesù Cristo e che, come è tradizione nel Venerdì Santo, viene riproposta all'interno delle celebrazioni pasquali in questa giornata.

Una croce da un metro e mezzo, nemmeno tanto facile da sradicare e portar via. Ad accorgersene sono stati proprio i parrocchiani che, da sempre, allestiscono il Calvario lungo i tornanti tra Baone e Valle. «Il furto è avvenuto venerdì notte, dunque poche ore prima della Via Crucis» spiegano «Lo abbiamo notato solo la mattina. Era sparita la croce che sta alla destra di quella del Signore». Accantonato immediatamente lo sdegno, i residenti sono corsi a recuperare del legno e - vernice e chiodi alla mano - hanno costruito una nuova croce. Venerdì pomeriggio il simbolo mancante era già stato riposizionato al fianco delle altre due croci. La sera, dunque, la processione partita dalla chiesa di Valle San Giorgio ha attraversato le dodici stazioni della Via Crucis ed è arrivata tranquillamente fino alla salita dei tornanti e il piccolo "Golgota" era pronto per l'adorazione dei fedeli. In pochi, in realtà, hanno appreso del sacrilego furto.

«È stata sicuramente una ragazzata» commentano i curatori del Calvario di Baone «come ne sono capitate anche in passato. Soprattutto d'estate, infatti, c'è chi si diverte a danneggiare o imbrattare i capitelli della nostra frazione o quelli sul Gemola». Chiudono i parrocchiani: «Chissà che dopo questo episodio arrivino le concessioni, che ormai chiediamo da anni, per allestire un Golgota permanente in questo spazio. L'idea è infatti di installare tre croci fisse, che restino come simbolo non solamente per le festività pasquali». Non è la prima volta che nell'Estense si assiste ad atti del genere: lo scorso Natale, ad esempio, qualcuno aveva rubato il Gesù Bambino di uno dei presepi allestiti dalla parrocchia di San Girolamo in una via di Meggiaro. Il Divin Bambinello era poi stato risistemato nel presepe dopo qualche giorno, probabilmente per effetto dello sdegno di numerosi fedeli e cittadini di Este.

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