Rugby, il sogno del Roccia Rubano diventa incubo per una distazione

RUBANO. Mancava solo il fischio finale per sancire uno storico quanto meritato successo di una piccola ma verace società di provincia contro una squadra che da tempo è nel mito del rugby italiano. Invece ci si è messo di mezzo il tempo recupero, nove infiniti minuti, e la distrazione che non ti aspetti proprio all’ultimo. Dovrà prenderla con filosofia il Roccia, tenendosi stretto quel punticino di bonus che alla vigilia sarebbe stato oro colato ma che a conti fatti ha un gusto amarissimo.
Alla fine L’Aquila è passata anche a Rubano, imponendosi 19-14 allo scadere. Ma l’ha fatto dopo essere stata letteralmente dominata per oltre un’ora. Imbattuta, la capolista della A1 ha agguantato il successo facendo fruttare l’ultimo pallone utile, lasciato giocare al nono minuto di recupero dall’arbitro Sgardiolo quando il pubblico di casa rumoreggiava chiedendo la fine delle ostilità. Sul 14-12, dopo essere stato in vantaggio per quasi 80 minuti, il Rubano doveva solo vincere la propria mischia ordinata e spedire il pallone fuori. Da alcuni minuti però i rossoverdi avevano iniziato a soffrire in prima linea. Quell’ultima situazione di gioco, teoricamente favorevole, è stata così fatale a Prati e compagni.
Il pacchetto aquilano, rinvigorito dagli ingressi di Milani, Gamboa e Brancoli, è riuscito a rubare il tallonaggio e a far viaggiare velocemente il pallone per linee orizzontali, trovando smarcato al largo Biasuzzi. Il veloce trequarti di origini friulane è riuscito a resistere al tentativo di placcaggio di Sattin, ripartendo lungo la linea di touche e scaricando sul compagno Castle di fronte all’ultimo difensore rossoverde. Il centro inglese è volato in mezzo ai pali tra l’incredulità della panchina aquilana e la disperazione dei giocatori, dello staff e del pubblico rubanese.
Rubano ha infatti disputato senza dubbio la partita di maggior spessore tecnico e tattico della sua stagione. La supremazia è stata tale che nel primo tempo i blasonati abruzzesi non sono mai nemmeno riusciti ad entrare nei 22 metri del Roccia. I rossoverdi hanno preso il controllo nelle fasi statiche e sui punti d’incontro, coprendosi alla perfezione dai tentativi avversari di risalire campo al piede e difendendosi senza problemi a tutto campo.
Dopo aver preso un palo con un calcio di Mercanzin, il XV di Rubano è passato in vantaggio con Borsetto. I rossoverdi allungano con un piazzato prima dell’intervallo, andando a riposo sull’8-0. Il Roccia riparte fortissimo nella ripresa, sfiorando subito la meta con un’incursione di Marchetto e Sattin. Subito dopo L’Aquila si salva dalla meta affossando un carrettino, con Mercanzin che non fallisce dalla piazzola. L’apertura di casa si ripete a metà frazione. Poi Brancoli segna partendo da mischia ordinata, alla prima vera occasione. Il bis è di Antonelli. Rubano, rimasto in 14 per il giallo a Borsetto, conduce ancora di due punti. Tutto bene, fino all’ultimo maledetto minuto di recupero.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova