Russiagate, l’uomo chiave ha studiato a Padova

La storia dell’agente segreto: si è laureato nel 1989 in Pedagogia al Bo, ora tiene in bilico il destino del presidente americano Donald Trump

PADOVA. L’uomo chiave del Russiagate che tiene in bilico il destino del presidente Donald Trump, è passato anche per il Veneto. Per Padova, esattamente, dove ha studiato Pedagogia - facoltà di Magistero - nel 1989. Secondo alcune fonti ha conseguito al Bo un master, secondo altri la aurea. In precedenza si era laureato in Scienze della Formazione a Malta.

La formazione di Joseph Mifsud sarebbe stata dunque costruita anche nelle aule del Bo e nella città patavina avrebbe soggiornato durante gli studi. Mifsud, che ha fatto perdere le sue tracce, sarebbe un agente segreto sotto il controllo di Fbi e Cia. Nella primavera 2016, in piena campagna elettorale, il professore avrebbe rivelato a un consigliere della campagna di Donald Trump, George Papadopoulos, che i russi avevano “migliaia” di email rubate ai democratici e in grado di danneggiare, se fossero state pubblicate, l’immagine dell’avversaria politica, la candidata democratica Hillary Clinton.

Ha lavorato a Roma

Mifsud ha lavorato a Roma alla facoltà di Scienze Politiche alla Link Campus University, fondata dall’ex ministro dell’Interno Vincenzo Scotti che ad un giornalista di Repubblica ha raccontato di averlo visto l’ultima volta al bar del campus un paio di anni fa prima che sparisse. Scotti, intervistato non ha dubbi sul profilo del prof: «Parlava troppo per essere una spia. E se lo faccia dire da un uomo che ha attraversato un bel pezzo di storia, che ha fatto il ministro dell’Interno, che è stato nelle istituzioni in un certo modo, e che viene da una scuola politica rigorosa come quella Dc. Credo sia finito in questa storia con una certa dose di millanteria».

Manovrato dai servizi

L’ex direttore dell’Fbi, James Comey, ha definito Mifsud un agente russo. Per Papadopoulos è un «agente italiano manovrato dalla Cia». Secondo il legale personale di Trump, Rudolph Giuliani, Mifsud lavora per “i controservizi, o maltesi o italiani”. In un’intervista del 2017, Mifsud ha negato di essere una spia. «Non ho mai preso soldi dai russi. La mia coscienza è pulita».

È davvero un agente? Secondo fonti americane citate dal New York Times, il professore non ha mai lavorato né per l’Fbi né per la Cia. Se avesse svolto attività per la Cia, l’agenzia avrebbe dovuto informare l’Fbi visto che stava indagando su di lui. La carriera di Mifsud parte dall’Irlanda del Nord, dove ha ottenuto alla Queens University, che i pettegoli dicono ateneo in odore di massoneria internazionale. Il ragazzo – ricordano – allora poco più che trentenne è un “eloquent speaker” un affabulatore capace di intuire il futuro. Trova posto da ricercatore all’Università di Malta dove si occupa di relazioni internazionali.

La strada per Mosca

Il professore diventa presidente della nuova “University of the Eastern Mediterranean”, la Emuni, la punta di diamante di un nuovo progetto di alta istruzione che i paesi dell’Unione si sono contesi. È il 2013, il professore si dà alla macchia per riapparire a Londra, ma in realtà la nuova strada porterebbe a Mosca. –

 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova