Saccheggiata la tomba di Rino Gaetano

«Vi prego, restituite l’ukulele di marmo che ho fatto scolpire per mio fratello, è un oggetto che non ha mercato ma che per me ha un altissimo valore affettivo». È l’appello lanciato da Anna, la sorella di Rino Gaetano (foto), ai malviventi che nella notte tra venerdì e sabato hanno saccheggiato la tomba del cantautore al cimitero romano del Verano, dove è sepolto dal 1981, quando trovò la morte in un terribile incidente stradale su via Nomentana, a due passi da casa. Anna chiede aiuto anche al sindaco di Roma, Ignazio Marino: «Spero possa interessarsi della vicenda, anche come omaggio a una persona che amava Roma, così come Roma amava lui».
La tomba di Rino Gaetano è meta ogni giorno del pellegrinaggio di centinaia di fan e appassionati di Rino Gaetano. «Sabato scorso non sono potuta andare al cimitero, come faccio di solito, per problemi di salute» dice la sorella «e una mia amica è andata al posto mio. Poco dopo mi ha chiamato in lacrime spiegandomi quello che era successo. I ladri hanno portato via un ukulele in marmo che avevo fatto scolpire per Rino, come quello con cui suonò al Festival di Sanremo, un quaderno con le dediche dei fan, alcuni vasi colorati e due posacenere, uno fiorito e uno a forma di chitarrina». Il valore affettivo degli oggetti, dice, è «inestimabile». La speranza è che siano restituiti.
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