Saccheggiato il rame all’Italcementi di Monselice: rubati 2.500 chili

MONSELICE. Predoni in azione all’Italcementi. Approfittando della chiusura dello stabilimento, sono entrati in azione l’altra notte: un vero e proprio saccheggio delle linee produttive ormai ferme, per portarsi via il rame. Ben 2.500 chilogrammi il bottino finale, per un valore che si aggirerebbe intorno ai 15.000 euro. Quel che appare certo è che i ladri sapevano molto bene come agire e come muoversi all’interno dello stabilimento di via della Cementeria. Hanno scelto, per colpire, la notte tra martedì e mercoledì. Sono entrati dal cancello sul retro dello stabilimento, quello affacciato verso Marendole, dove non c’è alcuna vigilanza, non passa praticamente nessuno e la vegetazione oscura la visuale. Forzarlo è stato relativamente semplice: si tratta di un cancello a olio di tipo automatico, che si è aperto senza difficoltà.
I ladri erano sicuramente muniti di un camion o di un furgone. Una volta penetrati all’interno dell’area produttiva, prima si sono impossessati di un muletto in dotazione all’azienda, poi, utilizzando questo mezzo, hanno iniziato a prelevare il rame da diversi reparti del cementificio. Una vera e propria razzia: hanno aperto i macchinari e rotto le condutture per prelevare il prezioso metallo. Sapevano come muoversi e hanno agito con metodo. Sapevano anche che avrebbero potuto agire del tutto indisturbati. L’impianto, infatti, è ormai in disuso, dopo la chiusura anche come centro di macinazione, a fine febbraio scorso. C’è un guardiano nella portineria sull’ingresso principale, ma non si sarebbe accorto di nulla e non ci sarebbero riprese video da poter utilizzare per risalire ai colpevoli. Solo al mattino, quando i pochi operai in servizio si sono presentati per i normali lavori di manutenzione, ci si è accorti che l’impianto non funzionava. Da un controllo è presto emerso danno alla linea elettrica generale. Il danno è coperto da assicurazione. Indagano i carabinieri di Monselice.
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