Disabile va al distretto per la medicazione, gli rubano il motore della sedia a rotelle: ritrovato dai carabinieri

Vittima del furto il sessantenne Francesco Valentini, di Cadoneghe: «Senza quel dispositivo non posso fare lunghi tragitti». Il motore è stato ritrovato dai carabinieri e riconsegnato al proprietario

Cristina Salvato
Il motore della carrozzina elettrica restituito dai carabinieri al proprietario
Il motore della carrozzina elettrica restituito dai carabinieri al proprietario

È stato ritrovato grazie alla segnalazione di un privato cittadino il motore elettrico della sedia a rotelle rubato lunedì mattina a Francesco Valentini, 60enne residente a Cadoneghe, vittima di un gesto ignobile che ha suscitato lo sdegno unanime della comunità.

 

Valentini, costretto fin dall'infanzia su una carrozzina e che alcuni mesi fa ha subìto l’amputazione di una gamba, lunedì mattina si era recato al distretto sanitario di via Gramsci per sottoporsi ad alcune medicazioni. Giunto intorno alle 11, aveva sganciato il motore elettrico supplementare dalla carrozzina, perché ingombrante, appoggiandolo sotto il portico, vicino all’ingresso. Dopo poco più di mezz’ora, al termine delle cure, il motore era scomparso.

«Ho guardato attorno se qualcuno lo avesse spostato perché intralciava, ma non c’era da nessuna parte», racconta amareggiato Valentini. «Ho dovuto spingere la carrozzina con le braccia per rincasare, percorrendo con grande fatica il chilometro che mi separa dal distretto, sotto un sole cocente». Un furto incomprensibile: quel motore, infatti, diventa inservibile se scarico e non può essere riutilizzato senza il suo cavo originale.

La comunità locale aveva subito espresso profonda solidarietà e sdegno per l’accaduto. «Un gesto vile contro una persona straordinaria», aveva commentato il sindaco Marco Schiesaro, aggiungendo: «Il danno subìto da Francesco non è solo materiale, ma colpisce profondamente la sua autonomia e quotidianità. Ci stringiamo attorno a lui come comunità».

Moreno Zuin, amico di Valentini, aveva espresso rabbia e dolore per l'accaduto: «Francesco non chiede mai nulla, ma sono io che mi sento in dovere di aiutarlo. Pensavo già ad una raccolta fondi per ricomprare il motore, un apparecchio che costa circa quattromila euro e che Francesco aveva acquistato pagando di tasca propria la differenza rispetto al modello base fornito dall'Usl».

Il ritrovamento da parte dei carabinieri

Fortunatamente, ieri pomeriggio la vicenda ha avuto un epilogo positivo. I Carabinieri della stazione di Cadoneghe hanno infatti recuperato il motore rubato, abbandonato in via Udine, grazie alla tempestiva segnalazione di un cittadino che lo aveva notato. Immediatamente restituito al legittimo proprietario, il ritrovamento ha restituito serenità e mobilità a Francesco Valentini.

Resta aperta la riflottessione sul gesto vile che ha colpito profondamente l’intera comunità di Cadoneghe, che ribadisce con forza l’importanza di solidarietà e rispetto verso le persone più fragili.

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