Saliti a 200 gli ospiti del canile di Presina

PIAZZOLA SUL BRENTA. Il Parco zoofilo San Francesco di Presina, rifugio gestito dalla Lega nazionale per la difesa del cane in convenzione con i 28 Comuni dell’Usl 15 Alta padovana, ospita in questi...

PIAZZOLA SUL BRENTA. Il Parco zoofilo San Francesco di Presina, rifugio gestito dalla Lega nazionale per la difesa del cane in convenzione con i 28 Comuni dell’Usl 15 Alta padovana, ospita in questi giorni 200 animali nella struttura seguita dal responsabile Giovanni Tonellotto e da una quarantina di volontari che in turn over prestano gratuitamente la loro opera. In 13 anni di attività il rifugio ha accolto oltre 4 mila animali abbandonati riuscendo a far trovare al 90% di loro una nuova adozione.

Fiore all'occhiello le adozioni a scopo terapeutico, la pet therapy, che hanno sortito beneficio alla persona adottante. Un bilancio positivo per questa struttura che fin dalla nascita la Regione definì «opera tra le più significative sul piano sociale e culturale, un esempio concreto di complementarietà di azioni e di iniziative tra pubblico e privato sociale». Nell'attività di prevenzione, in accordo con Comuni e Usl, il Parco ha microchippato 600 cani. A margine c'è tutta un'attività in campo sociale. Come quella didattica. Nell'anno scolastico 2015-16, i responsabili hanno incontrato oltre 650 alunni di 27 classi, due delle quali hanno seguito la "lezione" nell'aula didattica interna alla struttura. Uno spazio particolare viene dedicato a studenti delle superiori in difficoltà che ritrovano serenità ed equilibrio esercitando attività di volontariato a contatto con animali d'affezione. L'impegno è anche nel recupero di persone con problemi: tra i volontari c'è chi sta realizzano un percorso di uscita dalla dipendenza della ludopatia e chi sta scontando una pena alternativa al carcere.

Il rifugio è anche meta continua di numerosi giovani di parrocchie e cooperative sociali impegnati nel sostegno all'handicap e di moltissime famiglie. (g.a.)

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