Macellaio del Salone dimentica una cassetta nel cestino: multa da 260 euro

Il macellaio: «Dovevo vedere mio padre e l’ho appoggiata lì. L’idea era di prenderla al ritorno, ma mi sono dimenticato»

Felice Paduano
Mattia Carraro, macellaio del Salone, multato per una cassetta fuori posto
Mattia Carraro, macellaio del Salone, multato per una cassetta fuori posto

Un noto macellaio di sotto il Salone è stato multato perché, invece di andare a depositare una cassetta di legno vuota nell’apposito contenitore che si trova in Piazza delle Erbe, davanti al Palazzo delle Debite, l’ha lasciata per un’ora sul cestino di ferro all’ingresso sud del Salone, in direzione di via Fiume.

Il macellaio sanzionato è Mattia Carraro, titolare della macelleria omonima che sino a pochi anni fa, lavorava per la macelleria di Francesco Collesei.

«Ci sono rimasto male» spiega Carraro «la multa mi è stata appioppata una mattina nel momento in cui mi ero recato dall’altro lato di Piazza delle Erbe dov’ero andato a raggiungere mio padre, fermo in auto, che era venuto in centro per consegnarmi un pacco con del materiale che mi serviva per il mio lavoro.

Siccome avevo in mano una cassetta di legno vuota, per non portarmela dietro l’ho appoggiata temporaneamente sul cestino di ferro all’ingresso del corridoio dove si trova la mia macelleria. Al ritorno da Piazza delle Erbe ho dimenticato di riprenderla. Tutto qua. Dopo due ore mi è stato recapitato il verbale della multa.

Devo ancora decidere se pagarla entro il mese di tempo che mi è stato concesso oppure se contestarla.

Del resto 260 euro per un episodio di questo tipo non sono pochi. Il bello è che, se non pago entro i termini di legge previsti, dovrò pagare una somma ancora più pesante».

Del resto Mattia Carraro viene difeso anche dal presidente del Consorzio: «Siamo di fronte a una multa anomala» osserva Alberto Cisotto «in questo caso, infatti, non si può applicare la legge esistente tout court. Come prevede il buonsenso, la normativa va interpretata in base ai fatti realmente accaduti.

L’amico e collega era in assoluta buona fede. Una semplice e temporanea dimenticanza, anche perché Mattia aveva fretta per andare a prendere in Piazza delle Erbe la merce che gli era stata portata dal padre.

Nei prossimi giorni ne parlerò personalmente sia con l’assessore alla sicurezza Diego Bonavina che con il suo collega al commercio Antonio Bressa» assicura Cisotto.

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