Salta la candidatura di Beghin In rivolta la base del Carroccio

GALLIERA VENETA

Non è tutto oro quello che luccica e così anche nella Lega accreditata di un successo bulgaro attorno al presidente Luca Zaia si addensano nubi e malcontenti.

Una forte rabbia viene espressa dalla sezione del Carroccio di Galliera Veneta, il casus belli è la mancata candidatura dell’assessore Vanessa Beghin. Donna, mamma, imprenditrice, impegnata nel sociale e nell’amministrazione comunale: un profilo che veniva considerato di livello, ma che è stato bocciato nei tavoli che hanno definito le candidature.

I leghisti gallierani, però, non si attengono ad un disciplinato silenzio di partito e sbottano: «Non era di certo intento di Vanessa Beghin arrivare in Regione per percepire il lauto compenso, lei ha solo a cuore il bene del territorio e dei cittadini. Ma», attaccano, «non avrebbe dovuto meritare questa ingiusta e scorretta esclusione per la corsa elettorale né riteniamo giusto il modo in cui è venuta a conoscenza di ciò, da estranei e non dai potenti della Lega che continuano a nascondersi dietro un dito. Una grande occasione sfumata amaramente che non è facile da digerire e che noi non accettiamo. Per una sezione come la nostra», rivendicano i sostenitori locali di Salvini, «che è una delle più attive dell’Alta con 130 tesserati, è un grande, grandissimo dispiacere. Abbiamo sempre lavorato per il partito e fatto campagne elettorali anche con pioggia, vento, freddo. Ora che c’era la possibilità di avere una di noi in Regione, l’opportunità ci viene negata. Si dice di dare spazio ai giovani ma non si vuole cambiare».

Parole pesanti: «Siamo stanchi di essere presi in giro, pensiamo sia arrivato il momento di dare spiegazioni alla base». —

Silvia Bergamin

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