«Salvini deriso all’università» il parlamentare crea il caso

Il senatore Ostellari: «I professori non possono fare a meno di parlare di lui» Ma uno studente mette ordine: «Stavamo commentando l’articolo sul Time»



Il presidente della Commissione Giustizia del Senato accantona per un attimo la corposa relazione sulla legittima difesa e decide di ficcare il naso in un’aula universitaria di Scienze Politiche. Il leghista Andrea Ostellari su Facebook: «Anche all’Università di Padova alcuni professori non possono fare a meno di parlare di Matteo Salvini. Anche loro rosicano?». I fedelissimi vanno giù di insulti e il tribunale dei social condanna l’operato di una professoressa madrelingua inglese, Paula Heithaus. Arrivano poi gli studenti a fare un po’ di ordine. «Lo scopo di queste lezioni è trattare argomenti di attualità, in questo caso il servizio fatto dal Time sul ministro dell’Interno».



Nella foto pubblicata da Ostellari sul profilo Facebook si vede una lavagna con la foto in bianco e nero di Salvini. Scrive il parlamentare del Carroccio: «Una professoressa madrelingua si è presentata in aula con una copia del Time, dalla quale, immagino delicatamente, ha strappato una foto del ministro dell’Interno per poi appenderla alla lavagna, dilungandosi sul suo abbigliamento definito poco elegante se confrontato con quello di Matteo Renzi, e successivamente discutendo, continuo ad immaginare con il dovuto tatto e la dovuta equidistanza, delle sue scelte politiche. Tanto si è appreso dalla viva voce di alcuni studenti che hanno assistito alla lezioni, piuttosto allibiti».



Evidentemente non tutti gli studenti erano allibiti allo stesso modo. Alvise Saggion era presente in quell’aula, giovedì mattina. «La lezione è stata costruita intorno a un articolo del Time, che aveva come oggetto Matteo Salvini, il modo di vestire, le sue azioni politiche, tutto era riportato nell’articolo. La professoressa si limitava a leggerlo e a dare a noi studenti spunti su cui riflettere ma senza mai dare opinioni personali in merito al personaggio o all’argomento. Lo scopo di queste lezioni è trattare argomenti di attualità politica in inglese. Siamo studenti di Scienze Politiche, credo sia il giusto approccio».



Ma come sempre accade sui social network, basta sparare parole chiave come “buonisti” e “rosiconi” per scatenare una ridda di commenti da parte degli ultras di Salvini. E così il dibattito si trasforma in linciaggio con i “soliti comunisti”, con gli inviti a “licenziarli tutti”, perché “l’erba cattiva non muore mai”. Paula Heithaus, riferisce il marito, anch’egli professore universitario, in questo weekend si trova a un convegno. Raggiunta al telefono, ha preferito non commentare, probabilmente sperando che la polemica si plachi. —



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova