San Martino di Lupari, inventato un incarico per fare del sindaco un dirigente dell'Usl 15
Gerry Boratto diventa dirigente nell'Alta Padovana. Piero Ruzzante (Pd) accusa: "Carrocciopoli"

Gerry Boratto
SAN MARTINO DI LUPARI. Da capo servizio nel Comune di Montebelluna a dirigente della Usl 15 dell'Alta Padovana. Con il compito di curare la «realizzazione dell'integrazione delle informazioni sanitarie e ambientali per la gestione del territorio scolante nel bacino della laguna di Venezia». Burocratese a parte, la carica in questione fa discutere, perché riguarda Gerry Boratto, sindaco leghista di San Martino di Lupari, il quale dovrà occuparsi - scegliendo termini più semplici - di raccogliere dati su come l'Alta Padovana fa defluire le sue acque nella laguna di Venezia.
Ruzzante: «Siamo a Carrocciopoli».
La delibera del direttore generale della Usl 15, Francesco Benazzi, risale al 3 agosto scorso. E non va giù al consigliere regionale del Pd Piero Ruzzante, che parla senza mezzi termini di «Carrocciopoli». L'esponente democratico non mette in dubbio la legittimità del provvedimento, ma avanza pesanti dubbi sull'opportunità dello stesso.
«Boratto è stato messo a lavorare vicino a casa, con uno stipendio quasi raddoppiato (dalla Usl percepirà 65 mila euro l'anno, come si legge nella delibera), e per lui è stata creata una figura ad hoc che non esiste in alcuna altra azienda sociosanitaria della Regione. Cosa c'entri poi l'Alta Padovana con la laguna di Venezia è un mistero che la geografia non sa spiegare».
Il curriculum di Boratto.
Nella deliberazione si ricorda come il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Usl indichi di affidare «in qualità di dirigente» l'incarico a Boratto, perché in possesso di una «notevole qualificazione professionale e di una rilevante e specifica esperienza acquisita nel campo della tutela dell'ambiente, della bonifica territoriale e dello smaltimento dei rifiuti, nonché in ambito informatico». Boratto è laureato in Agraria e ha conseguito un master in Diritto e gestione dell'ambiente.
«Si autopromuovono».
Per Ruzzante il meccanismo distorto è evidente. «Possibile che nella Usl 15 non ci fosse alcuna altra figura con un curriculum in grado di ricoprire questo ruolo, senza dover trovare un esterno e risparmiando così 65 mila euro?». Come consiglierebbero anche i tempi: «La Regione che ha suggerito l'assunzione sa di avere un buco di un miliardo sulla sanità?». Il consigliere ha un'altra interpretazione dei fatti da dare: «E' l'esempio di come il requisito per fare carriera sia quello di essere leghisti. Si autopromuovono fra loro, o ricoprono doppie cariche, come il sindaco di cittadella e onorevole Massimo Bitonci».
Lo scenario futuro.
Ma la nomina, sempre secondo Ruzzante, potrebbe essere solo il primo tassello di un mosaico in realtà più ampio. «Non vorrei che fosse una mossa per portare poi Boratto nello staff dell'assessore all'Ambiente regionale, il suo amico e compagno di partito Maurizio Conte. Per farlo bisogna avere una carica dirigenziale, proprio quella che è stata creata appositamente per il sindaco di San Martino di Lupari».
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