San Martino di Lupari, spento l’autovelox sulla Sr 53: «Senza controlli cresce il rischio incidenti»

Dopo Galliera Veneta, Fontaniva e Camposampiero, si ferma anche il velox di Campagnalta. La decisione legata a indicazioni della Prefettura

Silvia Bergamin
Velox spento a Campagnalta
Velox spento a Campagnalta

Anche a San Martino di Lupari si spegne uno dei due autovelox lungo la trafficata Sr 53 Postumia. A pochi giorni dalla disattivazione dei dispositivi a Galliera Veneta, e dopo gli spegnimenti già avvenuti a marzo nel Camposampierese e a maggio a Fontaniva, ora è il turno del velox posizionato nella frazione di Campagnalta, sulla corsia in direzione Treviso. Un provvedimento che arriva in seguito alle indicazioni della Prefettura di Padova e che, ancora una volta, apre il dibattito sull’uso e la legittimità dei controlli elettronici di velocità.

«In attesa delle verifiche opportune e di fare chiarezza», spiega il sindaco Nivo Fior, «abbiamo deciso di spegnerlo. Non c'è alcuna volontà punitiva nei confronti degli automobilisti, ma serve un quadro normativo chiaro. Questo tratto di strada è molto trafficato, passa in mezzo a case e incroci, ed è fondamentale che ogni dispositivo sia posizionato correttamente e secondo i criteri previsti dalla normativa».

La questione è tecnica, ma le conseguenze sono concrete: senza il velox, il presidio di sicurezza viene meno. «È ovvio che la sua assenza ci preoccupa», continua Fior, perchè questi strumenti non servono a fare cassa, ma a contenere la velocità e prevenire incidenti. In ogni caso confidiamo nel senso civico degli automobilisti: rispettare i limiti dovrebbe essere un’abitudine, non una conseguenza della paura di una multa».

Nel frattempo il Comune ha potenziato la presenza della polizia locale, soprattutto nei centri cittadini. «Stiamo intensificando i controlli mobili per garantire comunque sicurezza. Ma ribadisco: ci vuole responsabilità da parte di tutti».

Lo stesso copione si ripete nei Comuni vicini. A Fontaniva i velox sono fermi da maggio, nonostante la Prefettura abbia dichiarato il tratto idoneo. «Da quando sono spenti», dichiara il sindaco Alberto Trento, «la gente non rispetta più i limiti dei 70 km/h. Questo ci preoccupa: il rischio di incidenti è concreto».

Identica la situazione nel Camposampierese, dove da marzo sette apparecchi restano inattivi. «Le strade su cui si trovano sono tutte conformi», sottolinea Valter Gallo, sindaco di Campodarsego e presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese», ma la confusione normativa ci ha costretti a disattivarli. I dati che stiamo raccogliendo sono allarmanti: ci sono tratti con limiti a 90 dove si viaggia anche a 130 km/h. I velox servono a fare prevenzione, non a punire». 

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