Saonara, maxi truffa informatica al parroco di Villatora: spariti in una notte 162 mila euro

Falsi messaggi per convincere i destinatari a condividere informazioni e denaro: così i cybercriminali hanno prelevato 45.100  euro dal conto del patronato e i restanti 117.500 da quello della parrocchia. Don Valentino ha sporto denuncia e informato il vescovo

Patrizia Rossetti
La chiesa di Villatora
La chiesa di Villatora

La parrocchia di Villatora di Saonara è rimasta vittima di una truffa informatica: utilizzando il metodo dello smishing, che consiste nell’invio di messaggi fasulli per convincere i destinatari a condividere dati sensibili o a inviare denaro, i cybercriminali si sono impadroniti complessivamente di 162.600 euro, dei quali 45.100 dal conto del patronato e i restanti 117.500 dal conto della parrocchia.

Il parroco don Valentino Sguotti ha subito il raggiro nella serata del 18 dicembre, e i fatti sono stati scoperti la mattina del giorno successivo da un impiegato dell’istituto bancario, insospettito dalle ripetute operazioni effettuate la sera precedente.

Edizione speciale del bollettino parrocchiale

“Tramite un messaggio truffaldino, che chiedeva immediata verifica di un bonifico disposto sul conto corrente della parrocchia” si legge in un’edizione straordinaria del bollettino parrocchiale “è stato attivato un sistema di messaggistica, coadiuvato dall’intervento telefonico di un sedicente operatore per la sicurezza informatica della banca, che ha portato alla sottrazione di un’ingente somma di denaro da questi conti correnti, tramite reiterate operazioni di prelevamento senza la disponibilità fisica del bancomat (cardless) la cui conferma è stata carpita in modo fraudolento”. La frode informatica è stata denunciata ai Carabinieri, che stanno svolgendo indagini; il parroco ha inoltre informato anche il vescovo, gli uffici competenti della Curia, il consiglio parrocchiale per la gestione economica e l’istituto bancario, che ha subito avviato delle verifiche.

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