Sbanda in auto e finisce nel fossato, muore operaio di 55 anni

La tragedia a Pionca: Michele Nardin tornava a casa dopo una visita alla madre, colta da malore la moglie accorsa sul posto
DORO-FOTOPIRAN-VIGONZA-INCIDENTE MORTALE NARDIN MICHELE PIONCA
DORO-FOTOPIRAN-VIGONZA-INCIDENTE MORTALE NARDIN MICHELE PIONCA

PIONCA. Drammatico incidente stradale alle 17.30 del 14 febbraio a Pionca, un’auto si è capottata nel fossato che costeggia via Cavinello e per il conducente non c’è stato niente da fare.

A perdere la vita è stato Michele Nardin, operaio di 55 anni residente nella stessa frazione, in via Don Masetto, sposato e padre di 2 figli . Si ipotizza che l’uomo abbia perso il controllo della sua Volkwagen Polo a causa di un malore.

Non si spiegherebbe altrimenti l’improvvisa sbandata e lo schianto nel fossato dopo aver abbattuto un segnale stradale e un palo dell’illuminazione pubblica. Nardin è deceduto all’istante e il corpo è rimasto imprigionato nell’abitacolo schiacciato nell’impatto, fino all’arrivo del Suem 118, giunto sul posto con l’elisoccorso e un’ambulanza. La salma è stata estratta e composta oltre la siepe che delimita il civico 35 in attesa del nulla osta del magistrato al trasporto.

Del mortale incidente c’è un testimone, Mirco di Campodarsego, al volante del furgone della ditta in cui lavora: «Era davanti a me» ha dichiarato, palesemente scosso «improvvisamente ha sterzato a destra, da solo, e ha preso i pali. Sono andato subito a soccorrerlo e ho chiamato il 118».

Allarmate dal suono delle sirene delle ambulanze e dei Vigili del Fuoco in pochi minuti sulla ciclabile di via Cavinello si sono riversate decine di persone. Fra loro la moglie di Nardin, Stefania Galante (originaria di Mellaredo). La donna era andata a camminare con un’amica sull’argine del Tergola quando ha sentito le sirene dei soccorritori e ha avuto un presentimento. Sapeva che il marito si trovava lì. «Guarda, mi sembra che le ambulanze vadano proprio in via Cavinello» ha detto all’amica, che ha cercato di fugare i suoi timori.

Presentimenti che si sono fatti più forti quando si è accorta che l’ambulanza tornava indietro senza sirene e l’elisoccorso se ne andava via vuoto. Così ha chiamato uno dei figli, che si trovava in un bar di Pionca e l’ha mandato a vedere cos’era successo. È stato lui a dirle, in lacrime, che il papà aveva avuto un incidente e non riuscivano a tirarlo fuori. La tragica conferma Stefania Galante l’ha avuta quando ha visto l’auto del marito nel fosso e ha avuto un malore.

È stata soccorsa nell’ambulanza, tornata precipitosamente indietro ma è voluta restare con i figli Kevin e Noel, accorsi sul posto. In via Cavinello i fratelli della vittima, che non si capacitavano. «Può darsi sia stato un malore» ha detto il fratello Riccardo «mio fratello è stato operato e ultimamente non stava molto bene. Ora sono sconvolto e temo per nostra madre». Michele Nardin era nativo di Pionca dov’era conosciuto da tutti. Lavorava alla Metalba di Pianiga (prodotti in lega di alluminio) e non mancava molto alla pensione, ricordano alcuni amici: ci sarebbe dovuto andare con le nuove leggi sul lavoro. ––


 

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