Scarpe rosse, installazioni e street art: il “no” alla violenza nei Comuni padovani

Sono molti i segni visibili allestiti in provincia nella Giornata contro la violenza sulle donne: ecco alcune delle iniziative pensate da istituzioni, associazioni e artisti

Nicola Cesaro
L'installazione in centro Este
L'installazione in centro Este

Non solo parole: ecco come i Comuni della provincia padovana stanno manifestando con installazioni e creazioni la partecipazione alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

ESTE. Per ricordare le 99 donne vittime di femminicidio il Comune di Este ha posizionato in piazza Maggiore, su 99 sedie, altrettanti indumenti femminili con la presenza di tracce di violenza fisica, ma anche abiti della vita quotidiana, a testimoniare che la violenza non è solamente quella corporea, ma anche quella verbale, psicologica ed economica. Da sabato invece nella sala Delmo Veronese sarà visitabile la mostra Anarkikka, sul tema della violenza assistita. In Italia sono circa 400 mila i bambini e le bambine che assistono alla violenza famigliare di cui sono vittime le loro madri.

MONTEGROTTO TERME. In piazza Roma, a Montegrotto Terrme, è stata allestita un'installazione significativa: un albero con scarpe rosse appese, a simboleggiare le vittime della violenza di genere. Le scarpe rosse, ormai simbolo universale di questa battaglia, invitano i cittadini a una presa di coscienza e a un impegno concreto per un futuro libero da ogni forma di violenza. Accanto una panchina, sempre di colore rosso, con il segnale di “Stop”, realizzato dal noto artista aponense Seneca. Le dipendenti del Comune di Montegrotto si sono ritrovate all’ora di pranzo per celebrare assieme la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Le donne hanno deciso di uscire dal Municipio e di sedersi tutte assieme sulla panchina rossa posta in piazza. Una forma per sensibilizzare la cittadinanza sul tema e per dire “stop” ad ogni forma di violenza.

SELVAZZANO DENTRO. L'artista selvazzanese Vittorio Riondato per la giornata contro la violenza sulle donne ha realizzato una sessantina di farfalle colorate “per non dimenticare”. Le ha appese alla grande quercia di piazza Carlo Leoni a Caselle e in altri angoli della città.

SAN GIORGIO DELLE PERTICHE. Posizionate nelle piazze di San Giorgio, Arsego e Cavino le quattro cifre che compongono il numero nazionale antiviolenza, attivo h24, il 1522. Uno strumento fondamentale a disposizione delle vittime di violenza, maltrattamenti e stalking che si può contattare non solo per denunciare ma anche per essere ascoltate e chiedere l'aiuto necessario.

MERLARA. A Merlara, l'amministrazione comunale ha deciso di colorare di rosso una panchina già presente in piazza Martiri della Libertà e d’installare una targa con le parole della scrittrice e poetessa Alda Merini: “Mangerete polvere / cercherete di impazzire / e non ci riuscirete, / avrete sempre il filo / della ragione che vi / taglierà in due. / Ma da queste / profonde ferite / usciranno farfalle libere”.

CONSELVE. In 1.500 in marcia per dire no ad ogni forma di violenza contro le donne: a raccogliere l’invito della Commissione pari opportunità lunedì mattina sono stati i bambini e i ragazzi di tutte le scuole, dall’infanzia alle superiori, anche dai plessi di Cartura, Arre e Terrassa, a cui si sono aggiunti tanti cittadini. Il corteo, partito dal Prato comunale, ha attraversato il centro e ha sostato davanti alla panchina rossa in piazza Battisti che ricorda le donne vittime di violenza per poi arrivare sul sagrato del Duomo. «L’amore non alza le mani ma ti prende per mano», si leggeva in uno degli striscioni portati dai giovani. 

CAMPOSAMPIERO. Camposampiero si mobilita e si colora di rosso. L’assessore al sociale, Roberta Scantamburlo, ha posizionato sulla scalinata del municipio le scarpe rosse simbolo della mobilitazione internazionale. In villa Campello, sede della biblioteca comunale e nel cui parco si trova la panchina rossa, è stato esposto lo striscione “Basta violenza sulle donne”.

PADOVA. A Padova è stata inaugurata una delle quattro panchine rosse donate ed installate da Cherry Bank a Padova, alla presenza dell'assessore Bressa e dell'assessora Colonello e della Cfo di Cherry Bank, Raffaella Tessari. La panchina inaugurata è stata quella presso il Giardino Cavalleggeri, alla quale si aggiungono quelle installate al Parco delle Farfalle di via Bajardi, nell’area verde di via Zize/Induno e in piazza Aldo Moro, adiacente al complesso Net Center (che ospita gli uffici della direzione generale di Cherry Bank, nonché la filiale commerciale di Padova).

GAZZO. “Che vestito indossavi quel giorno? Non è l’abito, ma un mostro, a causare la violenza”. E’ l’installazione realizzata dal Comitato Pari Opportunità di Gazzo davanti al municipio con gli abiti simili a quelli indossate da tante donne vittime di violenza per smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitarla se avesse avuto un abbigliamento meno provocante. Un tubino nero, una tuta blu, un maglioncino con dei jeans chiari, una giacca con dei pantaloni eleganti, un vestitino a fiori, una canotta o una gonna… Un indumento vale l'altro e non giustifica mai la violenza.

PONTELONGO. Anche il paese dello zucchero ha la sua panchina rossa. Ha trovato spazio nel giardino sul retro di villa Foscarini Erizzo, vicino all' ingresso della biblioteca comunale. È stata realizzata dalle persone impegnate nella progettualità dei lavori socialmente utili. "Una panchina rossa perché il messaggio "Non sei sola" sia quotidianamente sotto i nostri occhi" spiega Alessandro Barbierato, assessore al sociale. 

PADOVA. Come da impegno preso dallo scorso anno, e a maggior ragione stasera, lunedì 25 novembre, la Torre dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza da un anno è illuminata tutte le sere di rosso. Stasera si accenderà ancor di più con questo colore per tenere sempre desta l’attenzione su questo triste fenomeno e nella speranza di arrivare ad un mondo libero da questo tipo di violenza.

(hanno collaborato Giada Zandonà, Federico Franchin, Gianni Biasetto, Giusy Andreoli, Pietro Cesaro, Nicola Stievano, Francesco Zuanon, Paola Pilotto, Alessandro Cesarato)

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