Schiacciato da un pannello solare
Luca Stocco aveva 26 anni. Abitava a Camposampiero e lavorava per la Dia Engeneering

IL LUOGO E LA VITTIMA. La ditta Bica di Candiana e a destra Luca Stocco. Sopra: due scene del dopo incidente
CANDIANA.
Morire sul lavoro a 26 anni. Morire in un attimo, senza possibilità di scampo, per una di quelle che la retorica chiama «morti bianche», ennesimo infortunio sul lavoro a colpire il Padovano nel giro di una manciata di ore.
E' morto così Luca Stocco, giovane operaio residente a Camposampiero in via San Marco 53. Aveva appena 26 anni, Luca: ne avrebbe compiuti 27 il 5 novembre di quest'anno. E' morto schiacciato da un pannello solare che stava installando nel capannone della Bica, a Candiana. L'incidente che gli è costato la vita è avvenuto ieri intorno alle 15, all'interno di un'ala dello stabilimento, in via dell'Artigianato 2, dove la storica Bica, azienda con 4 unità produttive e 140 dipendenti, crea mobili e arredi da giardino. Luca Stocco era al lavoro come dipendente della ditta Dia Engeneering, azienda specializzata nell'installazione di pannelli fotovoltaici, con sede legale a Montegrotto e sede operativa a Limena. Il giovanissimo operaio stava effettuando dei lavori, insieme a un collega, per l'installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della Bica, impianto collocato in parte sul tetto e in parte, con una cabina di trasformazione, all'interno del capannone. Al momento della tragedia, Stocco e il suo collega stavano caricando, con l'ausilio di un muletto, alcune grosse armadiature contenenti accocchi elettrici. Si tratta di moduli fotovoltaici che avrebbero dovuto essere collocati all'interno della cabina elettrica, alta due metri e mezzo, per ricavare l'energia elettrica dai pannelli solari. Moduli di notevoli dimensioni, grandi come un armadio a due ante e pesanti diversi quintali. Era l'ultimo intervento necessario prima di concludere l'allaccio degli impianti, dato che i pannelli solari erano già stati installati. Purtroppo però l'incidente era in agguato: uno dei moduli è precipitato dal muletto, schiacciando il giovane operaio. Un impatto che non gli ha lasciato alcuno scampo. Che cosa esattamente sia accaduto, lo potranno stabilire soltanto le indagini dei tecnici dello Spisal di Conselve, intervenuti per i rilievi insieme ai carabinieri della stazione di Agna e agli uomini della Scientifica di Piove di Sacco. Il corpo sarà sottoposto oggi ad autopsia. Una possibile ricostruzione è che il carico non fosse stato ben posizionato sul muletto e abbia quindi iniziato a traballare: Stocco si sarebbe avvicinato per sistemarlo e ne sarebbe stato quindi travolto. Ma è ancora tutto da verificare. L'unico dato certo è questa nuova tragedia, che ha strappato alla vita un operaio giovanissimo, appassionato e instancabile lavoratore, a meno di due giorni dall'infortunio che ha ucciso Michele Zoccarato all'Acqua Vera. E a poche ore dalla grande manifestazione in cui si era gridato «Basta morti sul lavoro». «Siamo corsi qui appena abbiamo saputo - afferma Giampietro Tommasin della Flai Cgil, arrivato ieri in azienda -. Non è possibile che in Veneto si continui a morire sul lavoro con questa frequenza».
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