Schiamazzi e rumori per la movida ai Navigli Esposti al prefetto

Dopo aver raccolto 200 firme tra i residenti del Portello, in particolare di quelli che abitano nelle vie Loredan, Strattico, Marzolo, Poleni e Gradenigo, tra cui tanti anziani e coinvolgendo anche le associazioni Progetto Portello, l’Udu e l’Auser, i “porteati” hanno presentato un esposto al prefetto, Renato Franceschelli, contro gli schiamazzi, che si verificherebbero, ogni notte, all’interno ed all’esterno dei baretti del limitrofo Naviglio. I residenti, con i primi firmatari Claudio Zoppini e Giancarlo Meneghin, vanno contro Chicco Contin, patròn dei Navigli da 13 anni. Nella denuncia al prefetto si parla di “sottobosco di spacciatori di droga” di “anziani che sono costretti a tenere le finestre chiuse e non poter dormire” di “ragazzi adulterati dall’abuso dell’alcol che causano danni e furti ai veicoli in sosta”. Per il resto i residenti invitano il Comune a non concedere per l’anno prossimo l’autorizzazione per il Naviglio 2020 alla società guidata dal principe della movida padovana per una serie di motivi. Ossia perché “i servizi igienici non sarebbero adeguati al numero dei clienti dei baretti (circa 5.000 a notte, ndr) “perché “mancherebbe un vero servizio d’ordine” e perché “non ci sarebbero né un servizio anti-incendio e né un pronto soccorso in caso di emergenza”. A proposito di unità di crisi richiesta, i residenti ricordano la tragedia del 3 giugno 2017 in Piazza San Carlo, a Torino, dove, in occasione della partita Juventus Real Madrid, ci furono un morto e centinaia di feriti. Immediata la risposta di Contin. «Le accuse sono false ed hanno il sapore di una mera strumentalizzazione politica». I primi firmatari saranno querelati per diffamazione. Sicurezza? In 13 anni ai Navigli non è mai successo nulla di eclatante. Abbiamo sempre collaborato con il quartiere. Spendiamo 40.000 euro all’anno per garantire la sicurezza». —

Felice Paduano