Schianto con l'ultraleggero: Roberto Brighenti era al secondo volo senza istruttore

DUE CARRARE. Aveva preso il brevetto di pilota di velivoli ultraleggeri l’estate scorsa e quello di ieri per Roberto Brighenti era il secondo volo senza l’istruttore. Il primo lo aveva effettuato la scorsa settimana. «Ho provato un’emozione inimmaginabile», aveva confidato ad un amico.
Nella villetta di via Sant’Antonio a Terradura dove il tecnico informatico dell’Università di Padova viveva con la compagna Renata Zanella, infermiera al Centro grandi ustionati dell’ospedale civile di Padova, le imposte sono chiuse. La donna è stata informata della tragedia nel pomeriggio mentre si trovava al lavoro.
«Roberto era una persona speciale, anche volendo non riesco a trovargli un difetto», raccolta con la voce rotta dall’emozione l’amico Mauro Lunardi. «L’ultima volta l’ho visto giovedì scorso, mi ha parlato del battesimo del volo come pilota, era entusiasta.
La passione per gli aerei l’aveva fin da bambino, quella per il volo da circa un anno. Mi risulta che appena ottenuta l’abilitazione a pilotare velivoli ultraleggeri aveva acquistato assieme ad altri due persone il piccolo aereo con il quale è caduto. Chissà cos’è successo, Roberto era meticoloso in tutte le cose che faceva. Andavamo spesso a pesca in mare insieme, era una persona piena di iniziative».
La pesca ma anche la bicicletta e l’amore per l’ambiente e gli animali. «Lo vedevamo spesso raccogliere i rifiuti che la gente abbandona lungo la via», aggiunge il vicino di casa Emanuele Fraccaro. «Una persona squisita, dal cuore d’oro. Terminato il lavoro prendeva la bici e faceva un giro in compagnia di un amico che abita poco lontano da casa sua. Era molto legato alla compagna Renata e al meticcio Bocia, un cagnolino che avevano portato qualche anno fa al ritorno da un periodo di vacanza in Sicilia.
Anche se tornava tardi dal lavoro la passeggiata quotidiana con Bocia al guinzaglio non se la faceva mai mancare. Ricordo le battaglie fatte insieme per ottenere dal comune di Due Carrare i rallentatori di velocità in via Sant’Antonio, dove le auto sfrecciano a folli velocità. Roberto ci mancherà, siamo vicini a Renata che immagino stia vivendo ore di grande dolore».
Roberto Brighenti si era trasferito con la compagna a Terradura di Due Carrare una decina d’anni fa. La coppia proveniva da Rio di Ponte San Nicolò. Anche il sindaco di Due Carrare, Davide Moro, esprime vicinanza alla compagna e alla mamma che vive a Torreglia: «Siamo molto addolorati perché viene a mancare, a soli 52 anni, un cittadino esemplare, una persona che per la sua generosità ha saputo farsi voler bene da tutti».
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