Schiavonia, sospesi i ricoveri a Geriatria

Il direttore sanitario: «Proposta temporanea per garantire i posti letto a tutti, il reparto non chiude»
Schiavonia (PD), 05.11.2014 Inaugurazione nuovo ospedale denomunato "ospedali riuniti Padova sud" ph. Zangirolami. Nella foto: la grandissima hall
Schiavonia (PD), 05.11.2014 Inaugurazione nuovo ospedale denomunato "ospedali riuniti Padova sud" ph. Zangirolami. Nella foto: la grandissima hall

MONSELICE. Sono sospesi da sabato i ricoveri nel reparto di Geriatria dell’ospedale nuovo di Monselice, in località Schiavonia: questo è il contenuto di una nota interna inviata il 31 marzo dalla Direzione medica di presidio, una lettera che sembra aver colto di sorpresa (e anche allarmato) una parte del personale. La «progressiva e temporanea sostituzione di ricoveri di area geriatrica (un reparto aperto a novembre 2015 a costo zero, senza ulteriori assunzioni) con appoggi in area medica», annunciata dalla lettera, in realtà deve ancora essere condivisa con il direttore generale e i sindacati, con tutte le verifiche e le valutazioni del caso. Questa proposta di natura temporanea, ancora in evoluzione, è giunta dopo una serie di riunioni in cui si cercava di dare una risposta alle esigenze sia dell’area chirurgica sia dell’area medica.

«Qui all’ospedale di Schiavonia c’è una criticità comune anche ad altre strutture», spiega Patrizia Benini, direttore sanitario dell’Usl 6 Euganea. «Ci sono molti ricoveri di area medica che vanno ad occupare posti di area chirurgica e questo sta creando non poche difficoltà. Capita spesso che in area chirurgica si trovino pazienti internisti, cioè di area medica, e quindi alla mattina viene a mancare in alcuni casi il posto letto per il paziente chirurgico. A questo punto, attraverso una serie di riunioni, abbiamo cominciato a valutare quali azioni si potevano intraprendere per dare una risposta sia all’area medica sia a quella chirurgica, in modo da garantire i posti letto per tutti. Abbiamo ipotizzato sia di rivedere con gli internisti la modalità di utilizzo dei posti letto sia di attivare con il territorio una “delucidazione” nelle dimissioni, ovvero facendo in modo che i pazienti da dimettere possano essere accolti con più velocità nel territorio. Non è ancora stata assunta una decisione finale su quello che verrà fatto - il ragionamento che riguarda l’area medica è ancora in corso - ma sicuramente non si chiude il reparto di Geriatria in quanto tale. La volontà generale è quella di trovare la modalità più efficace per rispondere al meglio alle esigenze degli internisti».

L’iniziativa, un po’ inaspettata (una sorpresa per qualcuno) che è partita dalla Direzione medica di presidio, non presuppone la chiusura permanente del reparto di Geriatria. «È solo un ragionamento che stiamo facendo, per cui tutto è ancora da definire» conclude la Benini.

Camilla Bottin

Argomenti:sanità

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