Scuola edile, ecco i muratori per costruire le case del futuro

L’ente di formazione fornisce una preparazione all’avanguardia nelle nuove tecniche costruttive  A un mese dalla fine dell’anno scolastico tutti i nuovo operatori edili hanno già trovato lavoro 
Una volta c’erano malta e cazzuola. E con un po’ di manualità il muratore era servito. Ma anche l’edilizia con gli anni e le nuove tecnologie è cambiata, e di parecchio. Sempre più le imprese cercano operai specializzati, capaci di costruire secondo le più moderne e innovative tecniche. Edifici antisismici, case a consumi ridotti, nuovi materiali: la Scuola Edile di Padova - con sede a Camin e a Stanghella - ha raccolto la sfida e con i suoi corsi di operatore edile e tecnico edile prepara i muratori del futuro. Un dato su tutti conferma come le professionalità sfornate dalla Scuola - prima esperienza di ente bilaterale che mette insieme sindacati di categoria da una parte (Cgil, Cisl e Uil) e imprese dall’altra (Ance) - rispondano appieno a ciò che il mercato del lavoro oggi richiede: i 29 ragazzi che hanno concluso il percorso formativo a giugno, hanno già tutti trovato lavoro in cantiere. Ma la qualità della formazione non solo pratica ma anche strettamente didattica della Scuola edile è testimoniata da un altro numero: sono 13 i ragazzi che ultimato il terzo anno del corso per Operatore edile hanno sostenuto e superato l’integrativo per accedere alla quarta Geometri. Sono stati 189 gli iscritti totali alla Scuola, 242 i corsi per la sicurezza che hanno coinvolto 3.131 lavoratori, 14 corsi di apprendistato che hanno formato 272 apprendisti, 2.486 ore di percorsi di orientamento per accedere alla qualifica di capocantiere, progettista e specializzazione in efficientamento energetico a cui hanno partecipato 148 ragazzi.


«Il bilancio dell’anno scolastico appena concluso è lusinghiero» conferma il direttore Giampaolo Lupato, «la Scuole Edile si conferma un ente di formazione di altissima qualità, sia per i nuovi operatori formati sia per i lavoratori che qui trovano tutte le opportunità per gli aggiornamenti in tema di sicurezza. Con l’Inail abbiamo siglato un protocollo per l’accompagnamento all’asseverazione di 20 imprese padovane: si tratta del modello più avanzato di organizzazione del lavoro dal punto di vista della sicurezza in cantiere. E non a caso siamo stati scelti sia dall’Università di Padova che dallo Iuav di Venezia per collaborare ad alcuni progetti in materia di tecniche costruttive antisismiche e risparmio energetico. È una grande opportunità per i nostri ragazzi confrontarsi con il mondo accademico. Se è vero che una volta questa scuola per lo più rispondeva alla necessità di recuperare la dispersione scolastica, ora sempre più, invece, si conferma un percorso di alta specializzazione».


A confermare il trend positivo della Scuola è anche la presidente Silvana Mason, che porta il punto di vista dell’Associazione dei costruttori: «Ho sperimentato personalmente in cantiere la preparazione dei ragazzi: oltre che capaci sono anche molto motivati. Vengono loro fornite competenze al passo con i tempi, da qui escono figure professionali specializzate. Molti di loro hanno anche l’opportunità di partecipare ad esperienze formative all’estero: ne sono state fatte in Spagna, Germania e Inghilterra. Anche in edilizia è la qualità che può fare la differenza e sostenere la ripresa».


«Quest’anno» conclude la vice presidente Rosanna Tosatto (Cgil), «ricorrono i 70 anni dalla nascita della Scuola Edile di Padova: stiamo preparando un filmato che ne ripercorre la storia e dal quale emerge la lungimiranza di chi ha concepito un ente bilaterale che ha saputo creare positive sinergie per la formazione e il lavoro».


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