Scuola fatiscente, Ruzza occupato

Ed è arrivata anche la prima occupazione di un istituto superiore nell’anno scolastico 2013-2014.
Ieri mattina, alle otto, gli studenti del Ruzza, guidato dalla preside Anna Maria Addante, hanno occupato la scuola. I ragazzi, che si sono mossi anche con l’aiuto di alcuni giovani che fanno riferimento al centro sociale Pedro, differentemente da quanto è successo a Verona, dove alcune classi sono andate a solidarizzare con gli attivisti del movimento “Rivoluzione del 9 Dicembre 2013”, hanno chiarito che la loro protesta non ha niente a che fare con i “forconi ”. In un’improvvisata conferenza stampa, alcuni rappresentanti d’istituto e singoli ragazzi, tra cui il maggiorenne Victor Motricala, Nicolò, Silvia, Sabrina, Elena e Veronica, hanno detto con chiarezza, che l’occupazione, meditata a lungo, è stata effettuata soltanto per protestare contro alcune carenze endemiche che il Ruzza-Pendola si trascina da anni sia sul piano edilizio che sul piano educativo- didattico. «I problemi irrisolti sono tantissimi» ha sottolineato Victor «cominciamo dalla sede staccata ex Pendola, che si trova al primo piano del Magarotto. La scuola, come anche quasi tutto il convitto peri sordi, sta cadendo a pezzi. Specialmente le finestre non vengono ritoccate da anni e tante aule sono messe male. Che dire, poi, della carenza, ormai cronica, dei laboratori e di tante altre attrezzature della sede centrale. Tornando all’ex Pendola, ci avevano detto che ci avrebbero trasferiti nella sede del Boaga, a Cadoneghe. Che fine ha fatto questo progetto? Noi non ce l’abbiamo solo contro la nostra dirigenza ed il Provveditorato agli studi, ma anche e specialmente con la Provincia, che ha la competenza su tutte le scuole medie superiori dislocate sul territorio padovano».
Gli studenti, dalle 10.30 in poi, hanno tenuto un’affollata ed animatissima assemblea all’interno della palestra. Immediata la risposta della dirigente. «I problemi elencati dagli studenti non sono reali» ha detto la dottoressa Addante «ma in questa strana occupazione la cosa che più mi preoccupa è la presenza di gente estranea all’interno dell’istituto».
Felice Paduano
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