Scuola, prima graduatoria Ruolo per 60 ausiliari

Già pubblicato sul sito dell’Ufficio scolastico provinciale l’elenco dei 60 non docenti ancora precari che, venerdì prossimo dalle 14 in poi, nell’aula magna dell’istituto Magarotto in via Cave 180 dovranno scegliere la sede dove saranno immessi in ruolo in base alla graduatoria provinciale definita il 23 luglio. Si tratta di una valanga di bidelli, assistenti amministrativi, assistenti tecnici, un guardarobiere e un cuoco (ricompresi nella sigla personale Ata). Appena si scorre l’elenco dei nomi si nota subito che il 70% del personale Ata, destinato a entrare in ruolo nelle scuole padovane, è di origine veneta se non padovana e non proviene per niente dalle regioni del sud. Nell’elenco degli assistenti amministrativi, infatti, passato il primo posto in graduatoria assegnato a Valentina Tontcheva, neo-padovana della seconda o terza generazione d’immigrati – i nomi sono decisamente nostrani. Al secondo posto c’è Lisanna Igina Bellotto e al terzo Giovanna Marconato. Tra gli assistenti tecnici, invece, in testa a tutti c’è Giuliano Gomiero. Tra i pochi in arrivo dal sud c’è Carmine Vitiello. Ma, naturalmente, il plotone più folto dei veneti lo troviamo nell’elenco dei collaboratori scolastici. Tra questi entreranno in ruolo Tiziana Frasson, Monica Breda, Fabrizia Ceccato, Vanna Gasparin, Sonia Cogo, Flavia Danieli e Roberta Piovan. Arriva senz’altro dal sud Franca Rastiello. «Come si vede, quasi tutti i non docenti che entreranno in ruolo nelle scuole padovane, sono veneti» spiega Manolo Baio della Flc-Cgil, «Almeno per il personale Ata, non valgono i discorsi senza senso che stanno facendo alcuni politici contro i miei colleghi di lavoro che hanno il grave torto di essere nati e cresciuti in una terra amara, dove le realtà industriali sono gocce nel deserto e dove i giovani sono costretti a laurearsi e fare corsi postlaurea perché non c’è alternativa al posto pubblico».
Sul versante dei docenti, tutto è pronto per mercoledì quando, allo Scalcerle sempre in via Cave, centinaia di insegnanti precari verranno a Padova da tutto il Veneto a scegliere la sede di ruolo. In questo caso, a differenza degli Ata, i docenti del sud ad entrare in ruolo saranno numerosi. «Non è giusto, però, scatenare una guerra tra poveri» osserva Totò Mazza, segretario regionale di Flc-Scuola. «Il governatore Luca Zaia, ad esempio, invece di parlare male dei docenti che arrivano dal sud, perché non ricorda anche ai suoi elettori l’anno in cui, da ministro dell’Agricoltura, approvò con Maristella Gelmini nel Consiglio dei ministri guidato da Berlusconi, il taglio di 135.000 posti nella scuola, dei quali seimila nel solo Veneto?».
Felice Paduano
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