Scuolabus Valli–Conche, nuovo scontro con Codevigo: stop al transito senza accordo

Riaperto il contenzioso tra Chioggia e Codevigo sul trasporto scolastico dei bambini di Conche verso le scuole di Valli. Il Comune padovano ribadisce il divieto di transito degli scuolabus senza una convenzione formale

Alessandro Cesarato
Il sindaco di Chioggia alla guida dello scuolabus in una precedente protesta
Il sindaco di Chioggia alla guida dello scuolabus in una precedente protesta

Dopo un periodo di tregua, durante il quale la questione del trasporto scolastico dei bambini di Conche era rimasta sospesa, il Comune di Chioggia ha tentato nuovamente di far transitare il proprio scuolabus nel territorio padovano. L’azione, che avrebbe coinvolto gli alunni residenti a Conche e iscritti alle scuole della frazione di Valli di Chioggia, ha riaperto un contenzioso ormai noto da anni.

La vicenda affonda le radici nel settembre 2023, quando, durante una fase di grande confusione, il sindaco di Chioggia Mauro Armelao prese personalmente un furgoncino privato per accompagnare i bambini negli istituti del proprio Comune, in seguito al veto posto dal sindaco di Codevigo, Ettore Lazzaro, per non favorire l’esodio degli alunni verso gli istituti fuori dal territorio comunale.

Nei giorni successivi, uno degli scuolabus utilizzati per il servizio finì fuori strada, fortunatamente senza feriti, alimentando ulteriormente le tensioni tra le due amministrazioni. A gennaio 2024, dopo una fase di stallo, Codevigo aveva ribadito la necessità di un accordo formale tra Comuni, aprendo a un dialogo mai concretizzatosi. Lo scorso agosto, le complicazioni sono tornate a galla. Il Comune di Chioggia, non avendo concluso una nuova gara d’appalto per il servizio scuolabus, ha deciso di prorogare unilateralmente il contratto esistente con Euro Tours per garantire la continuità del servizio nell’anno scolastico 2025-2026, modificandone però i percorsi e includendo tratte sul territorio di Conche senza alcun accordo con Codevigo.

A quel punto, la ditta Arriva Veneto ha presentato ricorso al Tar contro la proroga del servizio, contestando il mancato espletamento della gara, che le aveva impedito di partecipare e offrire il proprio servizio. Codevigo è stato coinvolto nel contenzioso perché la proroga prevedeva il transito degli scuolabus chioggiotti nel proprio territorio, violando la competenza locale. Il Comune padovano ha ribadito con fermezza il proprio dissenso, confermato anche dall’organo di governo del Trasporto pubblico locale del bacino veneziano. Secondo la normativa regionale sui trasporti atipici e un decreto ministeriale del 1997, il transito e le fermate degli autobus scolastici di un Comune su territorio altrui richiedono una convenzione formale tra Comuni.

Codevigo ha inoltre annunciato che si riserverà di chiedere a Chioggia il rimborso delle spese legali sostenute per difendere la propria posizione. La vecchia convenzione tra i Comuni, destinata ad esaurirsi, era stata rispettata da Codevigo, mentre Chioggia ha agito unilateralmente, ignorando gli impegni presi e imponendo percorsi non concordati. La posizione di Codevigo è chiara. Il transito degli scuolabus chioggiotti nel territorio di Conche non può avvenire senza autorizzazione. Le famiglie che scelgono di iscrivere i propri figli alle scuole di Chioggia devono organizzarsi autonomamente.

Il sindaco Ettore Lazzaro sottolinea: «Da un lato sono soddisfatto perché finalmente le posizioni sono state chiarite e supportate anche dal punto di vista normativo, come abbiamo sempre sostenuto. La cosa che mi rammarica è che si debba arrivare a fare chiarezza tra enti locali vicini tramite i legali, quando basterebbe il buon senso e un confronto che però Chioggia non ha mai voluto attuare».

In sintesi, la vicenda conferma il divieto per Chioggia di prelevare bambini residenti a Conche e portarli a Valli. Codevigo difende così le proprie scuole, ribadendo che il rispetto dei patti e delle regole è imprescindibile per una corretta governance locale. 

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