Selvazzano, l'uomo che disegna le bici del Giro

Manuel Bottazzo è un creativo che personalizza maglie, selle, scarpe e cicli: "Froome mi ha chiesto un rinoceronte" 

PADOVA. Si parla di Giro d'Italia, e pochi sanno che Chris Froome si affida da sempre ad un padovano per vestire le sue bici.

A Selvazzano, infatti, nascono biciclette, maglie, selle e scarpe dei campioni che vediamo al Giro d’Italia.

Chris Froome il dominatore del Tour de France e tutto il Team Sky, il Campione Italiano Fabio Aru, il Team Kazsako Astana, il Team Australiano Scott, e tantissimi altri campioni, utilizzano oggetti disegnati da Manuel Bottazzo.

Il designer padovano è da quasi tre decadi nello sports design ed è oggi uno dei più ricercati a livello mondiale, collabora con colossi come Gore Tex, Salewa, Blizzard, Dynafit, Selle Royal, Team Sky, Movistar, ed ovviamente Pinarello, è infatti lui la mano estetica delle biciclette da corsa più ambite da mezzo mondo.

"Ho cominciato con il grande Miguel Indurain", racconta Bottazzo, "poi tutti i grandi che sono passati di lì: Cipollini, Petacchi, Jan Ullrich, Erik Zabel, Alejandro Valverde, il campione del Mondo Rui Costa, la bici dell’attuale Record dell’Ora di Bradley Wiggins, poi Mark Cavendish, fino al Team Sky quindi Geraint Thomas, Richie Porte, Mikel Landa, Kwiatosky ed ovviamente Chris Froome. Vi sono poi molti VIP per cui ho disegnato progetti speciali, da Paul Smith, Robin Williams, Mike Jagger, Jovanotti, Pedrosa, Alain Prost, Loris Capirossi, Fiorello, attori di Hollywood…sono veramente tanti quelli che amano il ciclismo".

In cosa consiste il tuo lavoro?

Nasco come creativo quindi amo creare le campagne pubblicitarie, spot video, tuttavia specie nell’ultimo decennio, mi sono specializzato molto nel design di prodotto. Intervengo sul design delle biciclette da corsa, sto disegnando delle biciclette elettriche, disegno articoli sportivi non solo ciclismo, ma anche outdoor, sci, scarponi, abbigliamento tecnico per molti marchi internazionali.

Che cosa ti ha chiesto Chris Froome?

"Mi chiede sempre un rinoceronte sul suo telaio, è nato in Kenya e supporta la campagna internazionale per combattere il bracconaggio. Ci siamo visti un mese fa, era quì per testare lo Zoncolan."

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