Senna con il casco giallo-verde in mano a fianco di Villeneuve

SANTA GIUSTINA IN COLLE. Gilles e Ayrton insieme. La casa di via Dante che ospita da anni il famoso murale raffigurante il volto di Gilles Villeneuve, amatissimo pilota della Ferrari a cavallo degli anni ’70 e ’80, si arricchisce di una nuova opera: Ayrton Senna di spalle con il celebre casco giallo-verde in mano. L’opera, realizzata dal noto artista padovano Alessio-B (al secolo Alessio Bedin), è stata scoperta in questi giorni dal gruppo C. O. S. che, dal 1983, mantiene viva la memoria di Villeneuve morto l’anno precedente a 32 anni, a bordo della sua Rossa 27 durante le prove del GP del Belgio.
«Il nostro affetto e la nostra ammirazione nei confronti di Gilles Villeneuve sono immutati e si tramandano ai ragazzi più giovani che mai l’hanno visto correre», spiegano i responsabili del gruppo che ogni anno, l’8 maggio, anniversario della morte, si ritrovano di fronte al murale per una bicchierata e per condividere tanti ricordi. Quest’anno gli appassionati di motori, ancora legatissimi alle gesta del campione canadese, hanno voluto ricordare un altro campionissimo, quell’Ayrton Senna, brasiliano, morto ad Imola a 34 anni il 1° maggio 1994 e che, per qualche aspetto, ricordava Villeneuve pur senza aver mai guidato una Ferrari. Abbiamo contattato l’artista Alessio-B che si è subito mostrato entusiasta potendo riprodurre la sua stessa opera che era stata realizzata a Padova e poi cancellata, in un pilone vicino alla rotatoria dell’ex Saimp».
La casa disabitata, di proprietà della famiglia di Marcello Ceccato, ospita il murale di Gilles Villeneuve dal 2012, quando fu riprodotto esattamente uguale a quello dipinto sul muro del vicino mulino del Consorzio di bonifica, rovinatosi nel tempo. «Tutta Santa Giustina aveva contribuito al rifacimento del murale ed oggi ci sono persone e comitive che vengono da tante parti d’Italia e si fermano per fare una foto» spiega Giuliano Ceccato, che abita nella casa adiacente. Gilles Villeneuve in carriera vinse solo 6 gare e nessun titolo mondiale, ma diventò famoso e molto amato per il suo modo spettacolare di guidare, per il suo coraggio al limite dell’incoscienza e per la sua voglia di vincere, sempre, anche le sfide impossibili. Ayrton Senna, più pragmatico ma altrettanto coraggioso e perfezionista in ogni dettaglio, vinse 41 Gran Premi e 3 mondiali prima di schiantarsi, dopo un “dritto” su una curva del circuito di Imola. A Santa Giustina il murale di Gilles Villeneuve è diventato ormai un’icona e da oggi sembra di incontrare anche Ayrton Senna che cammina a bordo strada, con il casco nella mano.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova