«Sentirsi veneto non è più un tabù»

Colasio: il radicamento ai valori locali più forte dell'identità italiana
Da sinistra a destra, alcune delle tabelle elaborate dalla ricerca di Andrea Colasio e Gianpiero Dalla Zuanna sui valori identitari dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni Il dossier verrà presto pubblicato in un libro grazie ai fondi messi a disposizione dall’assessorato alla Cultura. Sono otto le scuole coinvolte con i questionari a risposta chiusa
Da sinistra a destra, alcune delle tabelle elaborate dalla ricerca di Andrea Colasio e Gianpiero Dalla Zuanna sui valori identitari dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni Il dossier verrà presto pubblicato in un libro grazie ai fondi messi a disposizione dall’assessorato alla Cultura. Sono otto le scuole coinvolte con i questionari a risposta chiusa
e Gianpiero Dalla Zuanna  E' un fatto acquisito da tempo che le appartenenze territoriali siano plurime. E' plausibile che il sentirsi veneto non sia vissuto in termini oppositivi con altre dimensioni identitarie di scala diversa come l'identità italiana o europea. Lo scandaglio sull'identità dei ragazzi padovani realizzata con questa ricerca ci offre, in effetti, uno spaccato plurale: le identità non si elidono ma coesistono e non producono chiusura. Ciò che cambia è il progressivo ridefinirsi delle gerarchie. Si può essere molto orgogliosi di essere veneti, italiani, europei ma il processo cui si assiste è il rimodularsi delle gerarchie identitarie in funzione non solo della variabile tempo ma anche in rapporto al tipo di famiglia, al capitale culturale della stessa, al tipo di percorso scolastico. Così come è diversa in funzione del fatto che i ragazzi vivano in una dimensione urbana come Padova o provengano da comuni della Provincia.
 LA RICERCA.
Il 71% dei ragazzi delle medie superiori è molto orgoglioso di essere membro della sua famiglia. Il che significa che la famiglia resta la cellula base, l'universo di riferimento, il nucleo fondante su cui poggia la costruzione dell'identità dei ragazzi: un dato in crescita di 4 punti rispetto a quanto rilevato in una analoga ricerca nel 1998 (67%). Spostando l'attenzione dalla sfera familiare a quella dell'ancoramento territoriale, il dato che più colpisce è che il sentirsi molto orgoglioso di essere veneto sia un sentimento condiviso dal 48% dei ragazzi della scuola superiore. L'identità veneta si configura così come l'identità territoriale prevalente di questo gruppo. Non era così nel 1998; allora l'identità prevalente risultava quella italiana: molto orgoglioso di essere italiano era il 45% dei ragazzi, mentre l'identità veneta seguiva con un valore pari al 41%. In questi ultimi 13 anni sono avvenuti dei processi sotterranei che hanno riplasmato la struttura della gerarchia identitaria.  Anche mettendo assieme risposte diverse, ovvero coloro che si dichiarano sia molto orgogliosi, sia «abbastanza» orgogliosi di essere italiani, il risultato non cambia. Nel 1998 i ragazzi molto o abbastanza orgogliosi di essere italiani erano il 77%; oggi a tale categoria è riconducibile il 69% del campione. Per l'identità veneta si sale dal 71% del 1998 al 75% di oggi.
 IL LEGAME CON L'EUROPA.
 E' importante analizzare le altre dimensioni della scala identitaria territoriale, ovvero le dimensioni micro, quelle legate alle città e al quartiere e quelle macro, ovvero l'identità settentrionale e quella europea. L'ancoramento alla città di appartenenza cresce significativamente: ben il 40% dei ragazzi è molto orgoglioso della sua città o del suo paese. Se si considera l'insieme dei ragazzi che si dichiarano molto o abbastanza orgogliosi della loro città, ben il 79%, si rileva come l'identità municipale superi la stessa identità veneta. In tale categoria, «municipalistica», rientrava nel 1998 il 67% dei ragazzi. Cresce egualmente il sentimento di appartenenza al quartiere, alla frazione o parrocchia che sale, notevolmente, dal 53% del 1998 al 66% di oggi.  L'identità settentrionale, nella quale si riconosceva il 59% dei ragazzi nel 1998 conquista posizioni collocandosi su un valore pari al 74%. E veniamo all'ultima identità, quella di scala territoriale più ampia, ovvero all'identità europea. Si tratta certamente dell'identità più complicata dal lato dell'ancoramento territoriale. Non è casuale che unicamente il 23% si dichiari molto orgoglioso di essere europeo collocando così questa identità all'ultimo posto della gerarchia. Nel 1998 l'analogo valore era pari al 21%.  E' interessante rilevare come su questa dimensione identitaria, siano in corso dei processi sotterranei di smottamento. Mettendo insieme i ragazzi che si sentono molto orgogliosi di essere europei con quelli che lo sono abbastanza, il quadro cambia radicalmente. L'identità europea sale dall'ultimo al terzo posto della gerarchia identitaria: ben il 76% dei ragazzi vi si riconosce.  Come dire: l'identità europea si può configurare come un cantiere aperto, un'identità che risulta essere prepotentemente in fase di costruzione.
 IL VALORE DELL'INCLUSIONE.
Identità europea ancora più accentuata tra i ragazzi delle medie inferiori: ben l'87% si dichiara molto o abbastanza orgoglioso di essere europeo. Dalla ricerca emerge un'identità plurale, che si muove dalla dimensione micro della famiglia e del quartiere per poi articolarsi lungo dimensioni territoriali diverse. Si tratta di una identità non di tipo «clanico», non esclusiva ma inclusiva. Le identità, non si elidono ma coesistono arricchendo il bagaglio identitario dei ragazzi. Certo si rafforzano alcuni ancoramenti territoriali a discapito di altri. E' innegabile, tra i ragazzi delle superiori, il decrescere del sentimento di appartenenza italiana cui fa da contrappeso il crescere dell'identità veneta e settentrionale. Ma se si analizzano i ragazzi delle scuole medie il quadro cambia e si registra una identità italiana più forte di quella veneta e settentrionale. Se poi si procede ad analizzare la gerarchia identitaria lungo un asse centro/periferia, si registra agevolmente una accentuazione dell'identità veneta e settentrionale nei contesti più provinciali. Infatti, se si osservano i ragazzi che vivono in città, si registra che il 37% si dichiara molto orgoglioso di essere veneto, mentre il tale valore sale, e di molto, ben il 54%, nei ragazzi che vivono in provincia. Un ultimo dato, infine, che ci sembra molto interessante: ben l'87% dei ragazzi delle scuole medie si dichiara molto o abbastanza orgoglioso di essere europeo.  Una modulazione identitaria superiore a quella veneta e a quella italiana. L'Europa è un cantiere ancora in costruzione ma sembra aver già prodotto numerosi effetti nella delineazione di un nuovo spazio culturale su cui poggiare future dimensioni simboliche dell'identità.  

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