Senza stipendio da mesi dipendenti Coop 80 in fuga

A rischio il funzionamento di palasport e piscine, i corsi di nuoto e quelli per disabili I gestori degli impianti comunali di Abano: «Tutto verrà risolto, ci vuole pazienza»
Di Federico Franchin

ABANO TERME. Cooperativa 80 in difficoltà con il 10 per cento del personale che ha deciso di rimanere a casa. È pesante la situazione in seno alla Coop che ha in gestione il palasport e le piscine comunali di Abano. Da mesi il personale non percepisce lo stipendio e a risentirne sono i dipendenti e gli iscritti alle varie attività sportive, che si svolgono all’interno delle strutture sportive.Sta infatti per “saltare" l’attività della pallanuoto, con gli allenatori che stanno cercando un altro lavoro. Pallanuoto che era uno sport nuovo, lanciato dalla Coop 80 nell’ultimo anno e che stava riscuotendo grande successo a livello provinciale. Ma è anche il lavoro con la disabilità che è a rischio e che potrebbe a breve chiudere i battenti, in quanto se ne stanno andando gli insegnanti di sostegno. Senza contare i bagnini: dei due fissi, uno ha già rassegnato le dimissioni. Sta per riaprire la stagione estiva alle piscine comunali e la Coop dovrà reclutare come ogni anno almeno 12-15 bagnini, assumendoli come collaboratori, per riuscire a garantire il servizio. Impresa che si annuncia complicata date le difficoltà economiche della cooperativa. Al momento l’attività della piscina non sembra a rischio, ma certamente nel prossime settimane potrebbero riservare qualche sgradevole sorpresa per i tanti aponensi che frequentano le piscine comunali durante l’estate.

In totale sono ad oggi una cinquantina i dipendenti al servizio della Coop 80, dieci dei quali sono assunti con un contratto fisso di dipendente, 40 come collaboratori sportivi.

«Ci sono dipendenti che non percepiscono lo stipendio da luglio», spiega Giovanni Gallo, sindacalista della Cisl. «Altra difficoltà riscontrata è che alcuni non hanno la previdenza complementare. Non c’è un fondo versato. Per questa cosa come sindacato andremo anche in causa. Ci sono dipendenti che avanzano 6-7 stipendi e che hanno paura di denunciare il fatto per non attaccare la cooperativa. Qualcuno è stato messo in cassa integrazione e ha chiesto aiuto, altri no. C’è un po’ di omertà, ma bisogna avere il coraggio di intraprendere azioni forte per non lavorare gratis».

Il vicepresidente della Coop 80, Ercole Nalin, replica: «Stiamo attraversando come tutti delle difficoltà. Stiamo pagando l’investimento di un milione e mezzo di euro per la messa a norma antisismica del palazzetto. Cercheremo di risolvere i problemi nel più breve tempo possibile. Abbiamo altri 10 anni di appalto da portare avanti e di certo non abbiamo intenzione di mollare. Tutto verrà risolto, basta portare un po’ di pazienza».

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