Senza suore l’asilo è a rischio Parroco e sindaco lo salvano

OSPEDALETTO EUGANEO
Arrivano le rassicurazioni del primo cittadino Giacomo Scapin e della parrocchia di San Giovanni Battista: la scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” non chiuderà. Si tratta dell’ultima scuola per bambini dai 3 ai 6 anni rimasta nel territorio comunale, dopo la chiusura della materna di Palugana, conosciuta come “Beata Vergine del Tresto” avvenuta la scorsa estate per problematiche strutturali. Le proteste dei genitori si erano fatte subito sentire con striscioni e mobilitazioni, contestazioni che si sarebbero ripetute con maggior forza se anche l’ultima materna del paese avesse chiuso.
rischio
Le famiglie di Ospedaletto avrebbero rischiato di non poter accedere ai servizi di istruzione primaria nel comune di residenza, perché anche la scuola materna Sacro Cuore era a rischio chiusura a causa del mancato apporto fondamentale della congregazione delle “Piccole ancelle del Sacro Cuore”, cioè le suore che si prendevano cura dei bambini e della loro istruzione primaria. A scendere in campo per risolvere la situazione ci hanno pensato il parroco Luca Fanton e il sindaco Giacomo Scapin che proprio in questi giorni, tramite una lettera, stanno informando la cittadinanza, del futuro e dei cambiamenti della materna.
collaborazione
«Grazie alla collaborazione tra il Comune e la parrocchia siamo riusciti a trovare una soluzione ottimale per non far chiudere la scuola e continuare a dare questo servizio, che è essenziale in un piccolo comune come il nostro», spiega il primo cittadino. «Don Luca mi ha proposto di appoggiarci ai Servizi alla persona educativi e sociali Spes di Padova, per poter dare a loro la gestione dei servizi scolastici che la parrocchia non poteva sostenere. Dopo alcuni tavoli di lavoro abbiamo trovato il modo migliore per assicurare il servizio, con la continuità della qualità della didattica e del personale con le migliori condizioni economiche per le famiglie».
stessa retta
Infatti, anche se si tratta di una scuola “privata”, grazie al comodato d’uso dello stabile di proprietà comunale e alla variazione di bilancio della Giunta di 38mila euro per il 2021, i genitori pagheranno la stessa retta degli anni precedenti. «Un impegno economico a cui abbiamo voluto far fronte per dare risposta alle numerose richieste dei genitori e che varierà ogni anno in base al numero dei bambini iscritti. Si tratta di una scuola “privata” che però grazie al contributo dell’amministrazione non graverà nelle tasche delle famiglie», conclude il primo cittadino. Anche Don Luca è soddisfatto della soluzione: «Dagli anni ’30 la parrocchia gestiva la materna, ma oggi non avevamo più le risorse per far fronte alla burocrazia che è cresciuta a dismisura e soprattutto sono venute a mancare le suore, che da sempre sono state il collante tra i bambini e le famiglie e la spina dorsale della scuola per l’infanzia “Sacro Cuore”». —
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