Sequestrata sartoria cinese irregolare

CADONEGHE. Un laboratorio cinese di sartoria è stato posto sotto sequestro preventivo a Cadoneghe: troppe le irregolarità penali e amministrative che lo Spisal, gli ispettori della Direzione provinciale del lavoro e le forze dell’ordine hanno rilevato durante un sopraluogo, due giorni fa. Per il titolare è scattata una serie di denunce. Il laboratorio, che si occupa di confezioni e riparazioni di sartoria, si trova lungo la vecchia statale del Santo. Al loro arrivo, l’altra sera, gli ispettori vi hanno trovato dentro, sedute alle macchine per cucire, una ventina di persone, tutte di nazionalità cinese, soltanto sette delle quali, però, risultate in regola con documenti e posizione lavorativa. Le condizioni di lavoro non erano certo delle più salubri: gli operai erano costretti a cucire praticamente al buio e nonostante la presenza nel laboratorio di una grande quantità di materiale potenzialmente infiammabile, non c’era nessun estintore in grado di spegnere le fiamme di un eventuale incendio. L’impianto elettrico, poi, non solo non era a norma, ma addirittura poteva far scaturire un corto circuito. I bagni, infine, erano inadeguati e insufficienti per il numero di persone presenti. Non che la situazione al piano superiore fosse migliore: sopra il laboratorio, infatti, c’è l’alloggio dei dipendenti, uno stanzone unico con i materassi a terra e la cucina. Non possiede un ingresso indipendente bensì per uscire le persone sono costrette a passare attraverso il laboratorio: in caso scoppiasse un incendio, si potrebbe trasformare in una trappola mortale.
Cristina Salvato
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