Sequestrato il cinghiale all’africano in bici

Il presidente del Parco: «Era stato ucciso da un’auto, ma non era stato controllato dal veterinario»

TEOLO. Nessun cenone di Capodanno per l’africano che è stato fotografato il giorno di Natale, in via Vallarega a Treponti di Teolo, mentre pedalava tranquillo con un cinghiale morto sul portapacchi della bicicletta. Foto che è subito diventata virale nel web, scatenando molto curiosità e molti interrogativi sulle sorti dell’ungulato. «Con il giovane africano c’era pure un amico», spiega il presidente del Parco Colli Luca Callegaro. «I due, probabilmente profughi che alloggiano a Teolo, sono stati fermati, dopo alcune segnalazioni della Polizia Provinciale. Come ente siamo intervenuti per i controlli e per il sequestro della carcassa. Tutti i capi, prima di essere portati al macello, per legge devono essere controllati dal veterinario. È emerso che il cinghiale era stato investito e ucciso da un’auto. I due africani hanno dovuto quindi rinunciare alla preda, ma non sono stati identificati, in quanto non sussiste alcun reato».

Il curioso episodio conferma come l’emergenza cinghiali sia ben lontana dall’essere risolta. «Da ottobre a oggi abbiamo abbattuto circa 300 capi», sottolinea Callegaro. «Sono stati uccisi con la carabina o con i chiusini. Il sistema sta funzionando. Sono previste due uscite a settimana per l’abbattimento con la carabina, mentre i chiusini sono attivi 24 ore su 24. Sono impiegati 50 operai volontari, divisi in 7 squadre, e 5 del Parco Colli, gli unici che possono effettuare lo scuoiamento e la consegna al macello. Per incentivare i volontari abbiamo deciso di lasciare a ognuno fino a 5 capi all’anno. La ciliegina è il controllo effettuato da due ufficiali della Polizia Provinciale. Alla Regione abbiamo di recente chiesto un contributo di 100 mila euro». Molti cinghiali vengono abbattuti anche in seguito a pericolosi incidenti stradali. «Sono una decina gli incidenti segnalati ufficialmente negli ultimi due mesi, ma capita molto spesso che non se ne venga a conoscenza. Il fenomeno dei cinghiali sui colli e nella zona termale rimane preoccupante. Sono 5-6.000 i cinghiali in libertà. Ultimamente sono state abbattute parecchie femmine, che portano in grembo una media di 8 cinghiali. Quello che possiamo fare è solo bloccare l’incremento, abbattendo un migliaio di cinghiali all’anno». Callegaro dà anche alcuni consigli, sottolineando che la caccia al cinghiale è vietata. «Non gettare bocconi avvelenati per rabbia, perché si potrebbero creare problemi di salute agli esseri umani. In caso di incidente meglio colpire il cinghiale che cercare di evitarlo e rischiare la vita uscendo di strada». (f.fr.)

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